Spider-Man: Homecoming chiuderà con box office globale inferiore agli 800 milioni di dollari?

Spider-Man: Homecoming
di Jon Watts
6 luglio 2017
Quando, a fine luglio, abbiamo analizzato le prime tre settimane di “marcia” al box office di Spider-Man: Homecoming, nonostante dei numeri inferiori a quelli ottenuti dalle due pellicole di Marc Webb abbiamo precisato due cose:

  1. Spider-Man: Homecoming è comunque un’operazione di successo proprio se paragonata ai cinecomic di Marc Webb responsabili, di fatto, dell’avvenuto rilancio. Pur ipotizzando delle spese di P&A pari a 80-100 milioni di dollari, il film dell’UCM con Tom Holland nei panni di Peter Parker raggiungerebbe un costo complessivo di circa 275 milioni, ben al di sotto dei 430 milioni di dollari di costi combinati (produzione+P&A) The Amazing Spider-Man 2, che hanno reso il box office globale di 708 non sufficiente al prosieguo dell’avventura.
  2. L’impressione è che per un film dedicato a uno dei supereroi più celebri di sempre, tutti si aspettassero delle cifre più elevate. Impressione che comunque potrebbe mutare, e non poco, dopo la release giapponese e cinese (il lungometraggio non ha ancora una data di uscita per la Cina).

Nella nuova analisi pubblicata da Forbes emerge come la pellicola, che con gli incassi dello scorso week end ha toccato quota 724 milioni superando quindi i 708 di The Amazing Spider-Man 2, ha ancora un po’ di strada davanti a sé grazie allo “strascico” della permanenza nei cinema americani e grazie alle piazze giapponesi e cinesi. Una strada che però, nella migliore delle ipotesi, porterà il film al massimo sul gradino più basso del podio delle varie incarnazioni cinematografiche dell’Arrampicamuri.

Stando al popolare magazine economico, il cinecomic dei Marvel Studios e della Sony, ha ancora 10-12 milioni di dollari da raccogliere in America, 20-30 in Giappone (dove ha esordito la scorsa settimana) e altri 30-40 in Cina, dove arriverà a settembre, dopo i fuochi della stagione estiva in cui i cinema della nazione asiatica danno maggiore spazio alle produzioni autoctone.

Il box office finale worldwide dovrebbe quindi assestarsi su una cifra compresa fra i 760 e i 790 milioni di dollari. Se dovesse verificarsi quest’ultima eventualità, il film di Jon Watts finirebbe per superare gli incassi di Spider-Man 2. La seconda pellicola di Sam Raimi, nel 2004, ha generato infatti un giro d’affari da 783.8 milioni di dollari (dato non aggiornato all’inflazione).

 

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A dirigere Spider-Man: Homecoming, in uscita in IMAX e in 3D il 7 luglio 2017, c’è Jon Watts. La sceneggiatura è opera di John Francis Daley e Jonathan M. Goldstein. Le riprese sono partite il 20 giugno 2016 ad Atlanta, in Georgia.

Nel cast Tom Holland, Marisa Tomei (Zia May), Zendaya, Laura Harrier, Tony Revolori, Michael Barbieri, Kenneth Choi, Donald Glover, Angourie Rice, Michael Keaton.

La pellicola non racconterà le origini del personaggio, ma si concentrerà sugli anni del liceo di un Peter Parker già in azione.

Il film è co-prodotto da Kevin Feige assieme al suo team di esperti della Marvel, e da Amy Pascal, che ha supervisionato il lancio del franchise per la Sony 13 anni fa. Insieme, collaborano a una nuova direzione creativa per il lancia ragnatele. Sony Pictures continuerà a finanziare e distribuire i film della saga, e sarà ancora proprietaria dei diritti di sfruttamento del personaggio, mantenendo il controllo creativo finale.

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