Quando, nel 2009, l’adattamento cinematografico di IT ha mosso i primi passi in quel tortuoso territorio che precede la pre-produzione di una pellicola, c’era già un certo grado di interesse verso il progetto. Inevitabile visto il libro alla base del tutto. L’interesse è divenuto anche maggiore quando, nel 2012, la Warner ha voluto coinvolgere Cary Fukunaga, noto al tempo per film quali Sin Nombre e Jane Eyre. La fama acquistata dal filmmaker con la prima stagione di True Detective (di cui ha diretto tutti gli episodi) e l’interessantissima scelta di casting per il ruolo di Pennywise (affidato a Will Poulter) avevano stuzzicato ulteriormente l’attenzione dei curiosi fino al verificarsi del divorzio che ha poi portato Andres Muschietti (La Madre) dietro la macchina da presa di un lungometraggio che sta mettendo d’accordo critica e pubblico.

Durante la promozione stampa del film, Muschietti ha più volte parlato di come il suo film abbia sì mutuato alcune scelte dalla versione precedente (la divisione in due parti cronologicamente distinte, l’ambientazione negli anni 80), che mixate alla “nuova gestione” hanno dato origine a un’interpretazione comunque differente.

Grazie a ScreenRant riportiamo una lista delle principali differenze fra i due script del film mai girato da Fukunaga (a cura dello stesso Fukunaga e di Chase Palmer e datati 2014 e 2015) e quello portato brillantemente nei cinema da Muschietti (sulla base di una sceneggiatura riadattata da Gary Dauberman). Tenete conto che si sta parlando – lo ribadiamo – delle principali differenze, visto che buona parte di quanto elaborato dai due è comunque finito nell’opera finale tanto che risultano regolarmente citati nei crediti di sceneggiatura.

  • La versione del 2015 spingeva maggiormente sul versante psicologico e sessuale. La questione si palesava principalmente nella storia di Beverly, vittima di abusi abbastanza espliciti da parte del padre. Nelle prime stesure dello script, nel passaggio in cui il papà di Bev viene impossessato da IT e aggredisce la figlia con l’intento di stuprarla, le toglie i vestiti prima che la ragazzina riesca a scappare. Nella stesura del 2014, la prima volta che IT si manifestava lo faceva assumendo le fattezze di una donna che si masturbava ergendosi dal sangue mestruale e Richie aveva delle forti connotazioni bisessuali (o forse era proprio gay).
  • Le tonalità generali del film lo avrebbero allontanato parecchio dal libro. Fukunaga e Palmer si sarebbero lasciati guidare dalle proprie esperienze d’infanzia per dettare i toni del passaggio dei Perdenti all’età adulta. Lo script del 2015 aveva di fatto reso Stan uno smemorato e l’impressione generale è quella di un adattamento di IT che, come lo Shining di Stanley Kubrick, avrebbe permesso ai filmmaker di raccontare la loro storia, relegando a sfondo narrativo quella del romanzo.
  • Nelle due sceneggiature di Fukunaga, i bambini scoprivano in modo analogo al film come la storia della cittadina di Derry fosse strettamente legata a quella di IT e Pennywise: Ben è fissato con la storia e, con le sue ricerche, nota che i fondatori originali della città di Derry sono stati lentamente decimati da uno strano “morbo” e che le varie tragedie che hanno interessato la zona hanno delle pause di 27 anni l’una dall’altra. La stesura del 2014 racconta altri due eventi nel dettaglio. Uno è quello relativo alla distruzione di un locale per soli neri (il nome Black Spot non viene espressamente citato nel pezzo di ScreenRant, ndr.) operata da parte del KKK per mezzo di un incendio doloso. Un accadimento molto importante nell’economia della storia personale di Mike. Poi, in un salone, un taglialegna fa placidamente a pezzi un gruppo di giocatori di carte, mentre le altre persone assistono stupefatte e Pennywise suona il pianoforte. La stesura del itmovie0162015 circostanzia meglio quanto avvenuto all’epoca dei primi coloni di Derry. Pennywise, ancora senza le fattezze vere e proprie di un clown, aggredisce una giovane ragazza. Sua madre cerca di salvarla, ma il suo impeto viene facilmente calmato dall’entità che le offre una possibilità di scelta: poteva rimanere e vedere sterminata tutta la sua famiglia oppure sacrificare esclusivamente la vita di sua figlia e sopravvivere insieme agli altri componenti del suo nucleo familiare. L’opzione che viene scelta è la seconda. Ha così simbolicamente inizio il costante ignorare IT da parte degli abitanti adulti di Derry. Elemento questo mantenuto nella pellicola di Muschietti anche se risolto in maniera differente. Inoltre, sempre nella versione del 2015, svariati eventi collegati a Pennywise, compreso Georgie che viene risucchiato nella fogna o Eddie alle prese col lebbroso, accadevano off-screen.
  • Fukunaga avrebbe esplorato maggiormente la natura di IT nell’epilogo del film. Nella versione di Muschietti il pubblico ha un primo indizio della natura interdimensionale di IT quando, dopo aver catturato Beverly, “apre la sua faccia” rivelando una sorta di portale. Nella draft del 2014, quando i Perdenti si addentrano nelle fogne, hanno dapprima a che fare con un’orda di ragni (un riferimento all’incarnazione di IT nel romanzo) per poi ritrovarsi in una specie una cascata capovolta diretta in una grande vasca che contiene una gigantesca stella marina (così Fukunaga ha immaginato IT). I ragazzini combattono dapprima con questo essere tentacolare e, alla fine, Will ha uno scontro finale con IT che assume le sembianze di Georgie e Pennywise. Sostanzialmente come nel film di Muschietti, solo declinato in chiave più personale.

Noi di BadTaste, lo scorso primo settembre, abbiamo partecipato al junket europeo durante il quale il sottoscritto ha intervistato il regista Andres Muschietti e sua sorella Barbara, la produttrice della pellicola. Vi proporremo le nostre interviste a ridosso della release italiana fissata al 19 ottobre.

Cosa ne pensate? Quanto attendete il film? Ditecelo nei commenti!

Nei panni dell’incarnazione “antropomorfa” di IT troveremo la star di Hemlock Grove Bill Skarsgard, in un ruolo già magistralmente interpretato da Tim Curry nella celebre miniserie da due episodi arrivata in Tv nel 1990.

Il romanzo originale è incentrato su sette bambini noti come i Perdenti che affrontano un mostro in grado di mutare le proprie sembianze, il più delle volte simile a un clown noto come Pennywise. Anni dopo, torneranno nella loro città natale per affrontare nuovamente la creatura.

Il progetto sarà diviso in due parti: una incentrata sulle vicende dei protagonisti da bambini e una incentrata sulle vicende dei protagonisti da adulti.

Questa la sinossi ufficiale e le note di produzione:

Il thriller horror della New Line Cinema, “IT” diretto da Andrés Muschietti (“Mama”), è tratto dal popolare romanzo omonimo di Stephen King, che terrorizza i lettori da decenni.
Quando iniziano a scomparire i ragazzi di Derry, nel Maine, un gruppo di bambini si trova faccia a faccia con le proprie paure, facendo quadrato contro un clown maligno chiamato Pennywise, la cui storia è costellata da secoli di omicidi e violenze.

Protagonista di “IT” è Bill Skarsgård (“Allegiant”, “Hemlock Grove” per la TV) che interpreta il cattivo su cui ruota la storia, Pennywise. Al suo fianco un nutrito cast di giovani attori, tra cui Jaeden Lieberher (“Midnight Special”), Jeremy Ray Taylor (“Alvin Superstar: Nessuno ci può fermare”), Sophia Lillis (“37”), Finn Wolfhard ( “Stranger Things” per la TV), Wyatt Oleff (“Guardiani della Galassia”), Chosen Jacobs (l’imminente “Cops and Robbers”), Jack Dylan Grazer (“Tales of Halloween”) e Nicholas Hamilton (“Captain Fantastic”).
Muschietti dirige “IT” da una sceneggiatura adattata da Chase Palmer & Cary Fukunaga e Gary Dauberman. Dan Lin, Roy Lee, Seth Grahame-Smith, David Katzenberg e Barbara Muschietti sono i produttori, con Marty P. Ewing, Doug Davison e Jon Silk come produttori esecutivi.
Il team creativo dietro la macchina da presa comprende il direttore della fotografia Chung-Hoon Chung (“Quel fantastico peggior anno della mia vita”), lo scenografo Claude Paré (“L’alba del pianeta delle scimmie”), il montatore Jason Ballantine (“Il grande Gatsby”) e la costumista Janie Bryant ( “Mad Men” per la TV).

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