Gatta Cenerentola
di Dario Sansone, Marino Guarnieri, Ivan Cappiello, Alessandro Rak
14 settembre 2017
Come se non fosse sufficientemente sorprendente l’idea di un cartone animato italiano di livello, adulto e audace in maniera originale, senza somigliare a modelli stranieri, Gatta Cenerentola è anche il primo film italiano da decenni (forse di sempre?) ad incorporare nella trama la tecnologia come strumento espressivo e non come problema.
Che il nostro paese abbia delle questioni irrisolte con la tecnologia è evidente a tutti, non serve la sua totale assenza dai film per ricordarcelo. Come del resto a ricordarci la maniera in cui è vista dalla maggior parte delle persone non serve il fatto che quelle rare volte che è presente nei film serve per rendere ridicolo un personaggio (sempre attaccato a questi “cosi stupidi”), serve per liberarsene e finalmente vivere la vita vera (finiti in un paesino di provincia dove non prende il cellulare o internet non arriva, i luoghi autentici) o serve per creare problemi, per mettere in crisi povere e brave persone, per ingannare, truffare...
Non solo la tecnologia in Gatta Cenerentola non è, come in tutti gli altri film italiani, un problema, ma è anche permeata da uno spirito schierato
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