John Carpenter e la schiettezza.

Giusto ieri abbiamo riportato le parole del regista rilasciate in un’intervista al Guardian in cui ha ammetteva di amare i remake dei suoi film… per lo meno finché lo pagano per i diritti di sfruttamento!

E, a proposito delle sue opere cinematografiche, ha detto in un nuovo pezzo pubblicato da Playboy che, ormai, non vuole avere più nulla a che fare con le sue “vecchie glorie”.

Hai già detto in precedenza che non riguardi mai i tuoi film perché ti ricordano tutto lo stress e l’ansia provati mentre li giravi.

Lo stress è costante. È come lavorare in una miniera di carbone. Non ti senti come un artista e non vedi l’ora di arrivare alla fine. Ed è per questo che non li riguardo più. Mi fanno salire l’ansia. Se mi mettessi seduto a guardarne uno penserei “Ma perché ho fatto quella roba? Perché ho mosso la macchina da presa in quella maniera?”. Non riesco a sopportare queste robe. Poi, sai, c’è tutta la questione delle prove con gli interpreti che può essere una fase davvero tesa. Come disse una volta Robert Mitchum “Non ci sono attori, ci sono solo attrici”.

Cosa ne pensate?

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