Era la fine di ottobre e Michael Deeley, produttore dell’originale Blade Runner, aveva avuto modo di illustrare, a margine di un’intervista a Screendaily, una delle ragioni che avevano contribuito all’insuccesso commerciale di Blade Runner 2049, la pellicola di Denis Villeneuve che ha proseguito la storia dell’opera di Ridley Scott: la durata eccessiva.

Non ho ancora in programma di vederlo, ma lo farò. È troppo lungo, doveva consentire – e avrebbero effettivamente dovuto fare – dei tagli. Non possono fare meglio di così al box-office perché non può essere proiettato più di tre volte in una giornata proprio perché dura troppo, una mossa che definirei auto indulgente se non addirittura arrogante. Una cosa criminale.

Come vi abbiamo spiegato un paio di settimane fa, Blade Runner 2049 è costato fra i 155 e i 180 milioni di dollari, più almeno un altro centinaio di milioni di marketing e, a oggi, ha raccolto ad oggi “solo” 252 milioni di dollari, una cifra molto al di sotto di quanto sperato dai realizzatori. Generalmente per andare in attivo su un film con un budget simile è necessario incassare almeno il doppio (la metà degli incassi, infatti, va agli esercenti), mentre ora l’Hollywood Reporter calcola che la casa di produzione Alcon e i suoi investitori potrebbero arrivare a una perdita netta di 80 milioni di dollari.

In un’intervista rilasciata dal regista canadese a Yahoo Entertainment una decina di giorni fa e notata dalla stampa solo “di recente”, Denis Villeneuve ha ammesso dal canto suo di non riuscire a comprendere il perché del flop:

Onestamente non me lo riesco a spiegare anche perché abbiamo avuto un accoglimento critico sensazionale. Sto ancora digerendo il tutto. Ho avuto le recensioni migliori della mia carriera, non mi era mai capitato di vedere una mia pellicola accolta in una maniera così trionfale. Ma, allo stesso tempo, il box office statunitense è stato molto deludente, è questa la verità. E film come questi sono costosi e anche se ha fatto tanti soldi, non è comunque una cifra sufficiente. Magari il pubblico non conosceva adeguatamente l’universo del film o magari era troppo lungo. Non lo so, è ancora un mistero per me.

Quando, nel corso della chiacchierata, gli viene fatto notare che anche il primo Blade Runner era stato un fallimento commerciale rivalutato negli anni risponde:

È la prima cosa che mi ha detto uno dei miei figli: “Papà, hai reso onore al film di Scott fino alla fine”. Il Blade Runner originale aveva avuto un destino simile. Nelle sale era andato maluccio e poi è diventato un cult. Ecco, non stavo cercando qualcosa di analogo in tal senso. Ma quello che mi fa sentire in pace con me stesso è che i fan autentici del primo film hanno accolto Blade Runner 2049 a braccia aperte e questo per me significa tantissimo.

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

La pellicola è diretta da Denis Villeneuve (Sicario, Prisoners). A occuparsi della distribuzione saranno la Warner Bros. (nel Nord America) e la Sony Pictures (nel resto del mondo).

Nel cast Ryan Gosling, Harrison Ford, Jared Leto, Robin Wright, Dave Bautista, Barked Abdi, Mackanzie Davis e Ana de Armas, il film sarà ambientato alcuni decenni dopo l’originale di Ridley Scott del 1982.

La sceneggiatura è opera di Hampton Fancher (co-autore della sceneggiatura dell’originale) e Michael Green, i due si sono basati su un’idea di Fancher e Ridley Scott, che è produttore esecutivo del film. Roger Deakins, nominato a 13 premi Oscar, è il direttore della fotografia.

Classifiche consigliate