Sono usciti i primi film che saranno proiettati in concorso alla prossima Berlinale, annunciati direttamente dal festival tedesco che si terrà dal 15 al 25 Febbraio del 2018. A prima vista appaiono molto in linea con la tradizione festivaliera tedesca: grandi autori indipendenti americani, buoni attori, molto cinema europeo.

Il primo e forse più interessante dei film annunciati è Don’t Worry He Won’t Get Far On Foot, scritto e diretto da Gus Van Sant. Si tratta della biografia di John Callahan, salvato dal disegno dopo un incidente che l’ha lasciato paralizzato, in cui il protagonista è interpretato da Joaquin Phoenix e accanto a lui ci sono Rooney Mara, Jonah Hill e Jack Black.

È stato subito annunciato che sarà in concorso l’opera seconda di Laura Bispuri, che con Vergine Giurata aveva debuttato proprio alla Berlinale, e che qui tornerà nel 2018 con Figlia Mia. Come il precedente anche questo è scritto dalla stessa Bispuri assieme a Francesca Manieri, ed è interpretato di nuovo da Alba Rohrwacher con in più Valeria Golino. È la storia di una bambina in Sardegna che sviluppa un rapporto con una donna estranea alla sua famiglia che si scopre essere la sua vera madre.

Con tutta probabilità visto il buon successo di critica e festivaliero di Vergine Giurata, con questo secondo film Laura Bispuri si gioca l’ingresso nel salotto buono del cinema italiano.

C’è inoltre un altro classico della Berlinale, il cinema dell’est. Alexey German Jr. (l’autore di Paper Soldier) porta Dovlatov, sulla vita non facile di Sergey Dovlatov, un brillante, ironico e visionario scrittore della Russia degli anni ‘70.

Ci sarà poi Benoit Jacquot (autore di Addio Mia Regina e 3 Cuori), un affezionatissimo della Berlinale, con un nuovo film con Isabelle Huppert intitolato Eva. Di nuovo una storia di scrittori, qui però un commediografo incontra una donna misteriosa in uno chalet di montagna.

A questi si aggiungono due film tedeschi: In the Aisles di Thomas Stuber e Mein Bruder heißt Robert Und Ist Ein Idiot di Philip Groning. Quest’ultimo è salito alla ribalta del mondo del cinema da festival con Il Grande Silenzio ma ha avuto decisamente più difficoltà con la ricezione del film successivo: La Moglie Del Poliziotto.

Infine i primi annunci sulla competizione si sono chiusi con il polacco Mug di Malgorzata Szumowska. Lei era già stata premiata con l’Orso d’Argento nel 2015 con Body, e torna a raccontare di nuovo una storia di corpi in transizione e mutazione, visto che il film ha a che vedere con un trapianto di faccia.

L’annuncio della Berlinale si è chiuso con due film della sezione Berlinale Special Gala, che propone opere grosse e note, già ampiamente uscite. Ci sarà The Bookshop di Isabel Coixet (autrice già di La Vita Segreta Delle Parole) e The Silent Revolution di Lars Kraume.

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