Durante la promozione stampa di Bright, David Ayer è tornato a parlare del suo Suicide Squad, pellicola che ha raccolto un quantitativo decisamente elevato di dollari e una mole inversamente proporzionale di apprezzamento critico.

A ET racconta:

È stata una me**a. Ha avuto recensioni di me**a. Mi hanno sgozzato [ride, ndr.]. È stato un film che ha polarizzato le opinioni in maniera incredibile. Mi ha un po’ intimorito [circa il tornare dietro alla macchina da presa per un nuovo progetto, ndr.]. È come quando vai KO sul ring e poi sai che devi risalirci. La regia è una professione che si basa sulla fiducia in sé stessi perché devi “vendere” alle persone con cui lavori un qualcosa che all’inizio esiste solo nella tua testa. E tutti, dal cast alla troupe, devono percepire questa sicurezza. È il regista che deve stabilire il tono generale e, provenendo da Suicide Squad, ero ben consapevole di cosa significasse fallire. Ma sapendo dove si nascondevano gli alligatori ho cercato di non ripetere gli stessi errori.

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Questa la sinossi del film:

È bello essere cattivi! Raggruppa una squadra composta dai più cattivi, pericolosi e galeotti supervillain, fornisci loro l’arsenale più potente a disposizione del governo e spediscili in missione per sconfiggere una misteriosa, enigmatica entità. L’ufficiale dell’Intelligence americana, Amanda Waller, ha individuato un ristretto manipolo di malvagi individui, gente che non ha nulla da perdere. Tuttavia, quando capiranno che non sono stati scelti per avere successo, ma per essere incolpati quando falliranno inevitabilmente, cosa cercherà di fare questa Suicide Squad? Morirà provandoci o ciascun deciderà per sé?

La pellicola, diretta da David Ayer, è uscita nelle sale americane il 5 agosto 2016 e il 13 agosto in Italia.

Nel cast del film Will Smith (Deadshot); Joel Kinnaman (Rick Flagg); Margot Robbie (Harley Quinn); Jared Leto (Joker); Jai Courtney (Boomerang); Cara Delevingne (Enchantress); Viola Davis (Amanda Waller); Jay Hernandez, Common, Adewale Akinnuoye-Agbaje, Karen Fukuhara, Adam Beach, Scott Eastwood, Ike Barinholtz.

Scritto e diretto da David Ayer, il film è basato sul fumetto ideato originariamente da Robert Kanigher e Ross Andru nel 1959.

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