Per il terzo anno consecutivo sono stati superati gli 11 miliardi di dollari in incassi negli Stati Uniti e Canada: secondo le proiezioni di ComScore la cifra definitiva sarà di 11.12 miliardi di dollari, in calo del 2.3% rispetto al record storico di 11.4 miliardi di dollari del 2016. Una perdita decisamente contenuta se si pensa alla pessima estate nei cinema USA, la peggiore degli ultimi undici anni, che infatti si riflette di più nella flessione del 5.8% nei biglietti staccati (la percentuale è diversa per via della quota dei premium large format e dell’inflazione).

Questi i dieci maggiori incassi dell’anno:

  1. Star Wars: Gli Ultimi Jedi – DISNEY – $531,511,829
  2. La Bella e la Bestia – DISNEY – $504,014,165
  3. Wonder Woman – WARNER – $412,563,408
  4. Guardiani della Galassia Vol. 2 – DISNEY – $389,813,101
  5. Spider-Man: Homecoming – SONY – $334,201,140
  6. It – WARNER – $327,481,748
  7. Thor: Ragnarok – DISNEY – $311,500,126
  8. Cattivissimo Me 3 – UNIVERSAL – $264,624,300
  9. Logan – FOX – $226,277,068
  10. Justice League – WARNER – $225,913,169

Già da questo specchietto possiamo intuire chi sia la major dominante nel 2017:

DISNEY

Nell’anno dell’annuncio dell’acquisizione della 20th Century Fox (che diventerà effettiva solo entro 18 mesi, con il via libera del regolatore) la Disney ha raccolto 2.4 miliardi di dollari negli Stati Uniti, con un calo del 20% rispetto al 2016. La quota mercato corrisponde a circa il 21%, più di ogni altra major, e questo con un numero molto limitato di titoli, tutti di successo, quattro dei quali sono finiti nella top ten (l’anno scorso erano sei) e sette hanno superato i 100 milioni di dollari in incassi.

WARNER BROS

Il 2017 è stato il secondo miglior anno della Warner dopo il 2009: 5.1 miliardi di dollari nel mondo (record dello studio) con 2 miliardi di dollari negli USA, in crescita del 7% rispetto al 2016, e una quota di mercato del 18%. Senza dubbio è Wonder Woman il film più celebrato della major, ma sono ben sette i film ad aver superato i 100 milioni in incassi. Non mancano flop come Geostorm e King Arthur (il cui insuccesso era stato “rinviato” al 2017), mentre la divisione New Line Cinema è tornata in auge con il maggiore incasso di sempre per un horror, ovvero It (quasi 700 milioni di dollari nel mondo).

UNIVERSAL

È stato un buon anno anche per la Universal Pictures, che ha incassato 1.5 miliardi di dollari (in crescita del 9%), ottenendo il 13.7% di quota mercato. Ovviamente a farla da padroni Fast & Furious 8 e Cattivissimo Me 3. Il rapporto con la Illumination riflette una strategia simile a quella della Disney nel dare libertà creativa alle “controllate”, come dimostra anche il successo di Split e Get Out, pellicole prodotte dalla Blumhouse. Ci sono stati anche sbagli come La Mummia, che nasconde la necessità per la Universal di lanciare più franchise (ma con maggiore accortezza).

20TH CENTURY FOX

Con 1.4 miliardi di dollari (in calo del 7% rispetto al 2016) la Fox ha ottenuto una quota di mercato del 12.8%. Non è stato un anno stellare, ma rappresentativo del portfolio diversificato della major (che, dicevamo, presto verrà annessa alla Disney: insieme sarebbero arrivate al 34% di quota di mercato). Lo dimostrano successi come Logan (vietato ai minori) e Assassinio sull’Orient Express. La delusione più cocente è stata Alien: Covenant (74 milioni negli USA, ma 240 nel mondo – ne è costati meno di 100, quindi non propriamente un flop).

SONY PICTURES

Il miliardo di dollari incassati nel 2017 rappresentano una crescita del 16% rispetto all’anno precedente, con una quota di mercato del 9.5%: qualcosa si sta sbloccando presso la Sony, dopo un periodo veramente buio durato alcuni anni. Che la ripresa sia finalmente iniziata? Lo scopriremo quest’anno, certo la scelta da molti ritenuta rischiosa di ri-rilanciare il franchise di Spider-Man si è rivelata fortunata, questo grazie all’accoppiata tra il Re Mida dei Marvel Studios, Kevin Feige, e Amy Pascal. Ma anche un film originale come Baby Driver ha dato risultati, così come il sequel Jumanji: Benvenuti nella Giungla, che ha rappresentato la maggiore sorpresa del periodo natalizio.

LIONSGATE

Con 885 milioni di dollari, in crescita di ben il 33% rispetto a un anno fa, la Lionsgate rappresenta un segno di speranza per la diversificazione e la creatività nell’anno dell’annuncio dell’acquisizione di una delle big-6 da parte di un’altra. Il percorso di questa mini-major, che nel 2017 ha compiuto 20 anni, è davvero interessante: attraverso acquisizioni come quella della Summit Entertainment e collaborazioni come quella con Participant Media è riuscita ad avere un portfolio molto ricco, superando peraltro l’empasse post-Hunger Games. Il più grande successo dell’anno è stato senza dubbio Wonder, se la Lionsgate continuasse così potrebbe davvero pensare di sostituire la Fox come una delle big-6 del ventunesimo secolo.

PARAMOUNT PICTURES

Non accenna a migliorare il periodo nero della Paramount Pictures: con 543 milioni di dollari, in calo del 39% rispetto al 2016, è la big-6 con la peggior quota di mercato: solo il 4.8%. Il maggiore successo dell’anno è stata anche la delusione peggiore, perché 600milioni di dollari nel mondo per Transformers: L’Ultimo Cavaliere sono davvero pochi. L’unico altro titolo a superare i 100 milioni è stata la commedia Daddy’s Home 2, in calo comunque rispetto al primo film. Qualcosa potrebbe cambiare quest’anno, con l’addio definitivo di Brad Grey (dimessosi e poi, a sorpresa, deceduto) e il lancio dello spin-off Bumblebee e l’uscita di Mission: Impossible 6.

Fonte: Deadline, BOM

 

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