Forse ricorderete che, a fine agosto, in una lunga intervista concessa al Guardian in occasione dell’uscita della versione rimasterizzata in 3D di Terminator 2, James Cameron aveva espresso la sua opinione su uno dei film dell’anno, ovvero Wonder Woman, capace di incassare non solo il plauso di buona parte della critica USA ma anche oltre 400 milioni di dollari in patria (e oltre 800 nel mondo).

Il leggendario filmmaker aveva dichiarato:

Tutto questo autocompiacimento, questo mutuo scambiarsi pacche sulle spalle a Hollywood quando si parla di Wonder Woman è così sbagliato. È un’icona trasformata in oggetto: sono i maschi di Hollywood che fanno sempre la stessa cosa.

Non sto dicendo che il film non mi sia piaciuto, ma per me rappresenta un passo indietro. Sarah Connor non era un’icona della bellezza. Era forte, aveva tanti problemi, era una madre terribile e si è guadagnata il rispetto del pubblico grazie alla sua vera grinta. Per quanto mi riguarda il beneficio che hanno portato personaggi come Sarah è evidente. Voglio dire: metà del pubblico è comporto da donne!

Chiaramente tempo dopo è arrivata anche la risposta della regista Patty Jenkins.

La discussione – e le polemiche – sono proseguite per svariate settimane, tanto che poi, a fine settembre, James Cameron si è visto costretto a circostanziare ulteriormente la sua posizione:

La cosa sconvolgente per me è la controversia nata dalle mie affermazioni. Nella mia testa era tutto abbastanza ovvio. E ritengo che Hollywood non abbia ancora capito nulla della questione femminile nei franchise di successo. Con i film drammatici ce l’hanno fatta, ma nel secondo in cui cominciano a pensare a imponenti e commerciali film d’azione, sono convinti, a prescindere, di doversi appellare a dei diciottenni o dei quattordicenni di sesso maschile. Sarà stata un’affermazione troppo semplicistica da parte mia e non ho alcuna intenzione di ritrattare, ma aggiungerò un piccolo dettaglio: mi piace il fatto che lei “abbia la meglio”sessualmente rispetto al personaggio maschile, ho pensato fosse davvero divertente.

C’è pero una voce che non abbiamo mai ascoltato in merito a tutta la vicenda: quella di Gal Gadot. L’attrice e modella israeliana ha finalmente detto la sua in un’intervista rilasciata a EW e pubblicata dal magazine nelle ore scorse:

[Non ho voluto rispondere alle sue critiche] Perché non volevo dargli un palcoscenico. Prima di tutto: sono una grande fan dei suoi lavori. I suoi film sono grandiosi. È stato un innovatore in molte delle cose che ha fatto e non ho che cose positive da dire sul lato creativo e professionale della sua attività. Ma sul quando è accaduto, sulla tempistica della cosa… è avvenuto mentre stava promuovendo un altro suo film. Stava cercando pubblicità e non volevo metterlo anche io sul palcoscenico.

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

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