Nel corso della sua carriera, Armie Hammer ha preso parte a film molto diversi: blockbuster come The Lone Ranger o film più piccoli come Chiamami Col Tuo Nome. In una delle sue ultime interviste, l’attore ha avuto modo di raccontare proprio la sua esperienza nel passare spesso da un progetto di grandi dimensioni a un film dal budget più contenuto:

Il punto centrale dei blockbuster è che sono film fatti sulla base di una vera e propria formula. Ci sono intere compagnie dedicate a fare sì che il pubblico possa vedere qualcosa che si aspetta e che desidera, cosa c’è da fare per accontentare gli spettatori, etc. Ma dietro ad un film come Chiamami Col Tuo Nome non c’è nessuno a sbrigare faccende come quelle. È un film che sta in piedi escusivamente sul suo percorso artistico. Lavorando a un progetto così, non hai a che fare con un sovraffollamento di addetti ai lavori o con un gran numero di tempi morti. Sei concentrato su ciò che fai proprio mentre lo fai, ed è davvero un’esperienza grandiosa perché ti senti coinvolto nel processo di lavorazione. Cosa che è ben diversa da quando invece lavori a un titolo per il quale è stato stabilito che se non farà almeno 800 milioni di incassi sarà considerato un fallimento.

A Hammer è stato inoltre fatto notare che il film di Luca Guadagnino mette in scena un universo molto sereno nei riguardi della relazione tra i due protagonisti. Secondo Collider, uno dei punti di forza di Chiamami Col Tuo Nome è proprio nella scelta di non caricare a prescindere di tragedia o di dramma il solo fatto che i personaggi vivano una storia di sentimenti, bensì di sviluppare la vicenda imprimendola di pathos sulla base della semplice evoluzione del rapporto tra i due:

Sì, mi ricordo di quando ho letto lo script. Ho subito pensato “È magnifico, è una bella storia d’amore tra due persone, e non ci sono elementi che appesantiscono il tutto“, come le opposizioni dei genitori, gente che se la prende con loro o qualcuno che li perseguita. In verità si vede proprio il contrario: il supporto familiare o l’aiuto che il personaggio interpretato da Michael Stuhlbarg offre nel film. In qualche modo è una ode a come tutti dovremmo fare i genitori e ai genitori che tutti vorremmo avere. Abbiamo davvero raccontato una storia di due persone che si innamorano, con tutte le conseguenze in termini di sentimenti, bellezza, dolore e tutto ciò che scaturisce da una vicenda come questa.

E all’idea che i personaggi del film possano tornare, Hammer ha replicato senza esitazione:

Se c’è Luca a dirigere, io ci sto!

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

Chiamami col tuo nome è tratto dell’omonimo romanzo di André Aciman e sarà distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia. Girato nella campagna lombarda, il film racconta un’estate italiana in cui il giovane Elio, interpretato da Timothée Chamalet, vivrà le sue prime esperienze sentimentali dopo l’incontro con uno studente americano, Oliver (Armie Hammer). Completano il cast Michael Stuhlbarg, Amira Casar e Esther Garrel.

Ecco la sinossi del romanzo:

Vent’anni fa, un’estate in Riviera, una di quelle estati che segnano la vita per sempre. Elio ha diciassette anni, e per lui sono appena iniziate le vacanze nella splendida villa di famiglia nel Ponente ligure. Figlio di un professore universitario, musicista sensibile, decisamente colto per la sua età, il ragazzo aspetta come ogni anno “l’ospite dell’estate, l’ennesima scocciatura”: uno studente in arrivo da New York per lavorare alla sua tesi di post dottorato. Ma Oliver, il giovane americano, conquista tutti con la sua bellezza e i modi disinvolti. Anche Elio ne è irretito. I due condividono, oltre alle origini ebraiche, molte passioni: discutono di film, libri, fanno passeggiate e corse in bici. E tra loro nasce un desiderio inesorabile quanto inatteso, vissuto fino in fondo, dalla sofferenza all’estasi. “Chiamami col tuo nome” è la storia di un paradiso scoperto e già perduto, una meditazione proustiana sul tempo e sul desiderio, una domanda che resta aperta finché Elio e Oliver si ritroveranno un giorno a confessare a se stessi che “questa cosa che quasi non fu mai ancora ci tenta”.

L’uscita in Italia è prevista per il 25 gennaio 2018.

Fonte: Collider

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