La questione dell’identità dei genitori di Rey (Daisy Ridley) nella nuova Trilogia di Star Wars ha tenuto banco fin dall’uscita de Il Risveglio della Forza fino ad arrivare ai nostri giorni, in cui si discute ancora del “reveal” de Gli Ultimi Jedi: i genitori di Rey sono due persone qualunque (a meno di sconvolgimenti che avremo eventualmente modo di scoprire nel nono capitolo).

Il regista e sceneggiatore del blockbuster, Rian Johnson, ha affrontato di nuovo la questione dopo essere stato interpellato durante un podcast con Empire. E per spiegare le sue ragioni ha effettuato anche un interessante paragone con L’Impero Colpisce Ancora.

Ho esplorato tutte le possibilità circa la risposta alla domanda “Chi sono i suoi genitori?”. Ho fatto una lista con tutti i pro e i contro di ogni alternativa “Potrebbe essere questa: quali sono i vantaggi e gli svantaggi? O magari quest’altra: quali sono i vantaggi e gli svantaggi?”. C’erano due aspetti di questa opzione che mi parevano corretti… Innanzitutto mi piace il concetto di questa rottura con la nozione che la Forza sia quasi qualcosa di genetico, che ti collega a un’altra persona che la possiede. È un po’ il “Tutti possono essere presidente!” applicato a Star Wars. La cosa più importante, principale era ragionare in termini di consapevolezza riguardo le necessità della narrazione. Mi spiego: ne L’Impero Colpisce Ancora la grande rivelazione – Io Sono Tuo Padre! – è sì una grande sorpresa, ma ti colpisce non tanto per l’effetto sorpresa. Lo fa perché è, forse, l’informazione più complicata che Luke, e in maniera correlata il pubblico, può ascoltare in quel momento. Avevi questo villain che potevi odiare, ma con quella semplicissima linea di dialogo quella certezza ti viene tolta perché diventa qualcuno che ha un forte collegamento col protagonista della storia. E ti ritrovi a pensare a lui in maniera complessa, specie nei termini della sua possibile redenzione. E rende tutto più complicato, non più facile, per il pubblico e per Luke […] Ecco, per me se Rey avesse ottenuto una risposta tipo “Oh, sì, sei parente di questo e quest’altra, ecco il tuo posto in questa storia” sarebbe stata la soluzione più semplice, la più facile che avrebbe potuto sentirsi dire. È molto più tosto sentire qualcuno che ti dice “Nope, non sarà questa informazione a definire la tua identità” e, infatti, Kylo Ren cerca proprio di usarla per cercare di minare alla base la fiducia in sé stessa di Rey, dando l’impressione che dovrà dipendere da lui per stabilire chi sia. Ed è a qual punto che deve fare una scelta, quella di reggersi sui propri piedi e trovare da sola il suo posto nella storia. Da un punto di vista drammatico, mi è sembrata l’informazione più “potente” da lanciare a Rey in quella circostanza.

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Nel cast tornano Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Andy Serkis, Domhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline Christie, Kelly Marie Tran, Laura Dern e Benicio Del Toro.

Trovate tutte le informazioni sul film, con gli aggiornamenti e le novità, nella scheda.

Scritto e diretto da Rian Johnson, Star Wars: Gli Ultimi Jedi è prodotto da Ram Bergman e Kathleen Kennedy, è uscito il 15 dicembre 2017, il 13 in Italia.

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