Cinecittà negli ultimi due anni è tornata allo stato. Era stata acquistata e gestita da privati per 20 anni “un tempo sufficiente per poter dire che non ha funzionato” sentenzia senza pietà il ministro Franceschini, intervenuto alla conferenza nella sala Fellini per raccontare cosa è stato fatto ma soprattutto cosa c’è intenzione di fare.

Gli stabilimenti hanno vissuto un rilancio molto forte proprio in occasione del ritorno alla gestione pubblica, grazie all’aumento del tax credit che ha attirato immediatamente produzioni straniere di cinema e tv, nonché ha riportato quelle italiane a girare lì, ultima delle quali Il Nome Della Rosa, la serie che andrà sulla RAI con John Turturro e Rupert Everett. Il risultato è che già dal 2018 Cinecittà potrà finanziarsi con introiti a maggioranza privata (il 60% del totale contro il 40% messo dallo stato):

Abbiamo ripubblicizzato Cinecittà, una cosa in contrasto con la liberalizzazione e la privatizzazione, spesso anche giusta, che vediamo accadere...