The Irishman, il nuovo film di Martin Scorsese che vede tra i protagonisti Al Pacino e Robert De Niro è passato, mesi e mesi fa, dalle mani della Paramount a quelle di Netflix.

La major ha infatti abbandonato il progetto a causa dell’ingente budget richiesto dalla pellicola che, inizialmente, doveva aggirarsi intorno ai 100 milioni di dollari per poi salire, stando alle ultime informazioni diffuse da Variety, a 125. Il tutto principalmente a causa dell’elevato numero di effetti speciali necessari per il ringiovanimento digitale del personaggio interpretato da De Niro, Frank “The Irishman” Sheeran, nei flashback che dovranno mostrarlo con 30 anni in meno sulle spalle. E la cifra indicata poc’anzi potrebbe anche essere destinata a crescere ulteriormente.

Ed è a quel punto che Netflix è entrata nell’arena tanto che i diritti di distribuzione internazionale del film, acquistati precedentemente dalla STX per ben 50 milioni di dollari, sono stati rinegoziati perché il gigante dello streaming voleva, chiaramente, l’esclusiva mondiale del lungometraggio.

Da un nuovo report pubblicato da Deadline, possiamo apprendere due dati interessanti. Il primo è che, in realtà, STX è ancora in gioco per quel che concerne la distribuzione del film. Sarà infatti la società poc’anzi citata a portare il lungometraggio nei cinema cinesi insieme a Media Asia. Il film più costoso mai prodotto da Netflix (finora…) approderà pertanto nelle sale del gigantesco mercato asiatico, una piazza dove il servizio streaming della piattaforma di Reed Hastings non è disponibile (a eccezione di alcuni contenuti proposti traamite iQiyi). Al momento sappiamo che la pellicola dovrebbe comunque uscire in un numero limitato di sale negli Stati Uniti e in Inghilterra visto che la cosa sarebbe stata esplicitamente richiesta da Martin Scorsese in fase di stipulazione del contratto con Netflix.

Scorsese è uno dei più strenui difensori dell’esperienza cinematografica, elemento che a Netflix non interessa minimamente se non nella sola ottica del poter dare alle sue opere le chance di concorrere agli Oscar o ad altre prestigiose manifestazioni. È questa la ragione per cui film come “The Meyerowitz Stories” di Noah Baumbach, “Okja” di Bong Joon-ho o “Mudbound” di Dee Rees sono stati proposti, contemporaneamente, online e in un numero limitato di sale cinematografiche. Sono ben 8 le nomination ricevute quest’anno dalle produzioni della compagnia di Los Gatos.

Sempre grazie a Deadline scopriamo che il budget già alquanto elevato di The Irishman – la cifra nota mesi fa era di circa 125 milioni di dollari – sarebbe salito a oltre 140 milioni. Oltre al cachet del regista – compreso fra i 10 e i 15 milioni di dollari – buona parte dell’importo speso per la produzione sarà dedicato agli effetti speciali che consentiranno il ringiovanimento digitale dei protagonisti.

Lo script del film è di Steven Zaillian (Schindler’s List) ed è basato sul libro del 2004 di Charles Brandt, intitolato “I Heard You Paint Houses”, incentrato sulla vita dell’ex killer Frank “The Irishman” Sheeran.

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