Chris Pratt ha ricevuto online un gran numero di critiche per aver dichiarato di voler pregare per Kevin Smith, dopo il ricovero del regista di Clerks a seguito di un attacco di cuore.

Tra i tanti utenti a replicare ai tweet di Pratt, in molti hanno associato le parole dell’attore ai commenti “standard” dei politici americani che spesso si “stringono in preghiera” – senza prendere poi alcun provvedimento concreto – dopo tragedie quali sparatorie nelle scuole americane a opera di squilibrati in legale possesso di armi. Sulla faccenda è intervenuto anche un sorpreso James Gunn, che ha dichiarato di aver letto i tweet di Pratt ma di aver poi fatto “lo sbaglio di leggere anche i commenti”, notando nelle risposte di molti utenti associazioni di idee e argomentazioni decisamente strane e del tutto lontane da quelle che erano le intenzioni dell’attore. Come twittato da Gunn, dal momento che nessuno si aspetta che Pratt “curi materialmente Smith”, ogni paragone con l’inattività della politica (colpevole, secondo alcuni, di “pregare e basta” senza fare nulla di concreto) è da considerarsi del tutto fuori contesto.

Ecco quanto twittato dal regista di Guardiani della Galassia:

 

 

 

 

 

 

 

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

Fonte: Hollywood Reporter

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