The Weinstein Company ha dichiarato bancarotta. La casa di produzione e distribuzione fondata nel 2005 da Harvey e Bob Weinstein ha portato i libri in tribunale nel Delaware, annunciando un accordo di “stalking horse” che prevede la vendita di quasi tutti i propri asset al fondo d’investimenti affiliato Lantern Capital (per circa mezzo miliardo di dollari). L’accordo dovrebbe garantire un’asta al rialzo per gli asset, di cui beneficieranno ovviamente i creditori.

“Speravamo di vendere la società senza dover passare dal tribunale, ma siamo comunque felici di aver messo in atto un piano volto a massimizzare il valore dei suoi asset, preservando più posti di lavoro possibile e rendendo giustizia alle vittime,” ha comunicato Bob Weinstein, aggiungendo che lo studio libererà i propri dipendenti dagli accordi di non divulgazione firmati dai dipendenti che sono stati vittima di abusi perpetrati da Harvey Weinstein, o vi hanno assistito, e che ora potranno parlare liberamente senza temere ritorsioni legali.

Tra i maggiori creditori di The Weinstein Co. c’è la divisione cinematografica della cinese Dalian Wanda, ovvero la Wanda Pictures, cui la società deve 14.4 milioni di dollai. Seguono Viacom International, Sony Pictures, Walt Disney Pictures and Television che devono ricevere un totale di 10 milioni di dollari, l’agenzia CAA, che deve ricevere 1.5 milioni di dollari, e una serie di studi legali.

Fonte: Deadline

 

 

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