Come rivelato nelle ultime ore dall’Hollywood Reporter, l’inquadramento dei contenuti generati dall’industria cinematografica e televisiva cinese e il vaglio dei prodotti provenienti dall’estero passeranno direttamente – senza strutture di intermediazione – sotto il controllo del dipartimento di propaganda del Partito Comunista Cinese.

La novità fa parte del riassetto dell’organizzazione governativa generale operata ai vertici istituzionali cinesi nel corso dell’ultima settimana. Il nuovo corso dovrebbe prevedere l’eliminazione della State Administration of Press, Publication, Radio, Film and Television (SAPPRFT), ovvero dell’agenzia deputata al controllo dei prodotti provenienti dall’estero per vagliarne la distribuzione e l’eventuale censura (parziale o totale) sul territorio. Al momento non è ancora ben chiaro quale ministero si occuperà, nella pratica, del controllo della conformità dei contenuti mediatici alle direttive del Partito Comunista.

Negli anni, lo ricordiamo, in Cina sono stati bloccati film come FrankensteinPirati dei Caraibi – La Maledizione del Forziere FantasmaCrimson Peak Ghostbusters.

Fonte: Hollywood Reporter

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