Gary Whitta, sceneggiatore di Rogue One: A Star Wars Story, ha rivelato su twitter di essere al lavoro su un nuovo progetto: il reboot di Giochi Stellari, il cult di fantascienza diretto da Nick Castle uscito nei cinema nel 1984 e ricordato per essere una delle prime pellicole, insieme a TRON, a proporre effetti speciali in CGI.

E nel comunicare la cosa ha svelato di diffuso alcuni concept che vi proponiamo qua sotto.

 

 

Whitta, che sta collaborando insieme a Jonathan Betuel, sceneggiatore della pellicola originale, è stato poi raggiunto da io9 per alcune dichiarazioni sul film.

È da sempre uno dei miei film preferiti e, per me, si tratta di un lavoro davvero speciale. Insieme a Star Wars è il film che ha stimolato di più la mia immaginazione quando ero un ragazzino. Chissà, magari è perché al tempo ero fissato coi videogiochi, ma l’idea del giocare con un gioco che diventa una specie di biglietto magico per un’autentica avventura spaziale mi è sempre sembrata un concept estremamente brillante. È stata una pellicola molto sottovalutata secondo me anche se è durata nel tempo tanto da diventare un classico e ogni volta che la tiro fuori in una conversazione alle persone si illuminano gli occhi […] Jon ha creato il film originale, è un’idea completamente sua, una spec script che ha scritto mentre lavorava come cameriere a Hollywood nei primi anni ottanta. C’è stata una vera e propria guerra per assicurarsi i diritti. Nel corso del tempo, ogni volta che tiravo fuori l’idea di un reboot in qualche meeting trovavo sempre molta eccitazione, ma tutti poi realizzavano che era era un casino perché i diritti erano complicati.

Ed è vero, non è semplice, ma una chiave fondamentale della cosa, per quel che mi è dato capire (e non sono un avvocato), è che Jon possiede ancora parte dei diritti dell’IP originale, quindi nessuno può lavorare a un film senza il suo coinvolgimento. Sono riuscito a rintracciarlo e dopo averlo tormentato con tutte le mie domande da fanboy abbiamo iniziato a parlare di come sarebbe una nuova versione del film. E da quella volta abbiamo speso talmente tante ore a lavorare su questa cosa che ho letteralmente perso il conto della cosa, ma ora ci ritroviamo con una storia pienamente sviluppata che è un misto fra reboot e sequel che onorerà la pellicola originale, ma, allo stesso tempo, passerà il testimone a una nuova generazione. Siamo entrambi molto emozionati all’idea.

Cosa ne pensate?

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