Harvey Weinstein si è consegnato alla polizia di New York ed è stato formalmente arrestato oggi con l’accusa di stupro, abusi sessuali e molestie. Pochi minuti fa ha lasciato una stazione di polizia in manette, più tardi comparirà in un tribunale di Manhattan; secondo la CNN dovrà pagare una cauzione di due milioni di dollari, consegnare il suo passaporto e indossare un dispositivo che ne monitori gli spostamenti.

Il produttore sessantaseienne è stato accusato da oltre ottanta donne negli ultimi mesi, ma l’arresto si riferisce in particolare a due: l’ex attrice Lucia Evans e un’altra vittima non identificata. Il comportamento di Weinstein è stato uno dei segreti di Pulcinella più grandi a Hollywood: per decenni ha fatto il bello e il cattivo tempo certo della protezione data dal suo potere, da minacce e da accordi di non divulgazione fatti firmare alle sue vittime. L’autunno scorso un report del New Yorker e articoli del New York Times hanno scoperchiato il vaso di pandora. Lo scandalo ha peggiorato le già cattive condizioni dello studio The Weinstein Company. Harvey Weinstein, licenziato dalla sua stessa compagnia e allontanato da organizzazioni come la Producers Guild e l’Academy, è scappato in Arizona annunciando di volersi chiudere in un centro di riabilitazione, ma nei mesi successivi ha negato le accuse rivolte da decine di donne sostenendo anche di essere stato utilizzato come capro espiatorio. Diverse indagini sul suo comportamento sono in corso presso i dipartimenti di polizia di Los Angeles, New York e Londra.

 

 

Fonte: Variety

 

 

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