Fattore, questo, abbastanza strano vista l’interminabile popolarità del genere horror e i lauti incassi che, il più delle volte, le pellicole “di paura” garantiscono a fronte, magari, di budget tutt’altro che elevati.
Il produttore Brad Fuller, socio di Micahel Bay e Andrew Form in Platinum Dunes e responsabile del reboot di cui sopra, ha parlato della cosa in una recente intervista;
C’erano un paio di questioni in ballo. Anche in materia di gestione dei diritti della franchise. La Paramount era preoccupata proprio per la disponibilità dei suddetti diritti perché quando ti lanci in progetti del genere lo fai con l’idea di cavalcare a lungo l’onda, non solo per uno o due film. E non c’erano i presupposti per farlo. Volevamo seguire quella strada, ma, da un punto di vista creativo ed economico, la Paramount non voleva accollarsi la cosa. C’era una clausola nei diritti che li avrebbe riportati nelle mani della New Line Cinema. Mano a mano che la data si avvicinava, se il film fosse stato fatto e fosse andato bene a beneficiarne sarebbe stata proprio la New Line che avrebbe potuto proseguire la saga con altri capitoli. E la Paramount non avrebbe potuto cogliere alcun frutto.
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