Finora, i vari lungometraggi originali proposti da Netflix – a eccezione di qualche progetto dal sapore più indie – non hanno di certo lasciato il segno.

Le “mille” commedie con Adam Sandler, le incursioni in ambito blockbuster con Bright e Mute o nel cinecomic (di matrice giapponese e rioccidentalizzati) come Death Note si sono sì rivelate utili alla costruzione di un pacchetto titoli capace di attirare un pubblico casuale (e forse “disattento”), ma sono stati dimenticati nell’arco di un battito di ciglia.

La situazione potrebbe – forse – cambiare in futuro con opere quali Roma di Alfonso Cuaron (che sarà al Festival di Venezia), The Irishman di Martin Scorsese, The Ballad of Buster Scruggs dei fratelli Coen per quel che riguarda il cinema “d’autore” e con il Millarworld in ambito di cinecomic. Quello che è certo attualmente è che la percezione del gigante di Los Gatos in materia di produzione di lungometraggi è ben differente da quella posseduta in ambito di produzioni seriali. Un paio di giorni fa vi abbiamo aggiornato circa l’intenzione di Netflix di dare vita al sequel di Bright (già annunciato poco dopo la release della pellicola sulla piattaforma) e di Death Note. Nel medesimo pezzo dell’Hollywood Reporter che abbiamo impiegato come fonte, si specifica anche che la divisione dedicata alla produzione di film originali guidata da Scott Stuber (che sarebbe “senza una chiara strategia” secondo alcuni) che Netflix vorrebbe dedicarsi alla produzione di blockbuster di ampio respiro produttivo e a “opere da Festival” per incrementare il proprio prestigio:

Il suo team (di Stuber, ndr.) sta dicendo ad agenti e produttori che vogliono produrre film imponenti tipo quelli della Marvel, fantasy in stile Signore degli Anelli o opere di prestigio capaci di concorrere per i vari premi cinematografici. Netflix starebbe pianificando anche più commedie romantiche, un genere che secondo le loro metriche interne ha ancora un larghissimo pubblico, ma che è stato sostanzialmente abbandonato dai grandi studios (con l’eccezione di Crazy & Rich per cui Netflix era peraltro in corsa come produttrice anche se il tutto si è rivelato un nulla di fatto perché i suoi creatori volevano il richiamo della sala cinematografica).

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