Con i due capitoli di Jurassic World, la saga di Jurassic Park inaugurata nel 1993 da Steven Spielberg è effettivamente rinata, quantomeno dal punto di vista commerciale.

Il primo capitolo, uscito nel 2015, ha incassato ben 1.671 milioni di dollari, mentre il secondo, che sarà a breve disponibile per il mercato home video, ha toccato quota 1.295 milioni di dollari.

Nel corso degli anni, abbiamo monitorato con attenzione gli sviluppi di questo rilancio voluto da Steven Spielberg, Frank Marshall e affidato, alla fine, a Colin Trevorrow in qualità di regista, co-sceneggiatore e co-produttore (ricordiamo che Il Regno Distrutto è stato diretto da J.A.Bayona, mentre per il terzo ritroveremo Trevorrow alla regia).

La pellicola, rimasta anni nel ben noto development hell, doveva essere molto differente da quella che poi abbiamo visto sul grande schermo. Tanto per citare un elemento particolarmente… vistoso: nello script realizzato anni fa da John Sayles erano presenti degli ibridi genetici fra uomini e dinosauri, creature super-intelligenti e armate da impiegare per scopi militari.

Di recente, Colin Trevorrow, intervenendo come ospite al Bryce Dallas Howard Network Magazine – la “voce ufficiale” del fandom dell’attrice – ha rivelato altre differenze fra la sua versione e le precedenti, nello specifico quella dello script di Rick Jaffa e Amanda Silver:

Ho letto solo una volta la sceneggiatira di Rick e Amanda e non ricordo tutti i dettagli. Il protagonista era un tizio di nome Vance, che si è evoluto nel nostro Owen. La pellicola si apriva con lui che si buttava da un elicottero insieme a un branco di Velociraptor sul compound di un narcotrafficante colombiano. L’approccio era completamente differente. Poi c’era questo personaggio che aveva una o due scene, il manager che si occupava della parte aziendale del parco. Se non ricordo male si chiamava Whitney. Era l’antagonista dell’eroe, quella che aveva a che fare con la burocrazia […]

Mi ricordo di aver letto una scena e di aver realizzato che si trattava del personaggio con il più ampio margine di manovra in materia di evoluzione. I dinosauri non la affascinavano, per lei erano solo degli strumenti per fare business. Prendere un personaggio come quello, che aveva perso la bussola, e portarla a provare meraviglia e rispetto per queste creature equivaleva a farle intraprendere un viaggio. Abbiamo pensato che fosse stato proprio il suo amore per i dinosauri a portarla a fare un lavoro come quello. Un amore che doveva ritrovare.

Trevorrow poi ha rimesso mano allo script insieme al suo abituale partner artistico Derek Connolly.

In questo articolo trovate tutti i dettagli relativi alle varie edizioni di Jurassic World: Il Regno Distrutto a breve in commercio.

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