Chi è stato adolescente negli anni novanta sa bene che, nella seconda metà del decennio, il cinema horror significava principalmente due cose: Scream e So Cosa Hai Fatto.

Fra i fan delle saghe slasher citate c’è anche un certo Jason Blum, il Re Mida del cinema di genere americano deus ex-machina di saghe come quella di Paranormal Activity, The Purge, Insidious, di pellicole come Split e relativo seguito, Glass, Scappa – Get Out ma anche di acclamati lungometraggi non necessariamente horror come Whiplash e BlacKkKlansman.

In un’intervista rilasciata a Forbes in vista dell’arrivo del nuovo Halloween e della The Horrors of Blumhouse: Chapter Two agli Universal Studios Hollywood, Blum ha ribadito, dopo averlo esternato su Twitter tempo fa, che fra le IP che vorrebbe rilanciare ci sono proprio quelle citate in apertura di articolo.

Sì, mi piacerebbe lavorare a quei titoli, a entrambi, ma c’è una situazione alquanto ingarbugliata coi diritti. Un intreccio terribile e complicato. Per questo una cosa è dire che vorrei farlo, un’altra è riuscire davvero a farlo. Per darti un metro di paragone, abbiamo lavorato ad Halloween per quattro, cinque anni prima che la situazione finalmente evolvesse in maniera favorevole. Ci sono questioni di business su cui lavorare, ma, in linea teorica, se tu mi domandassi “Ti piacerebbe fare un film di Scream?” la mia risposta sarebbe “Certamente”. Solo che purtroppo non funziona così.

Che ne dite? Vi piacerebbe rivedere in azione Benjamin Willis e Ghostface?

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