Abbiamo già parlato di Johnny Depp e del suo Grindelwald, riportando le dichiarazioni rilasciate dalla star a Entertainment Weekly.

Se ve le siete perse le trovate qua.

Nei giorni scorso però, Depp ha anche partecipato al Film Festival di Zurigo dove, in mezzo a svariati argomenti, ha discusso anche di un altro personaggio amatissimo dal pubblico fra quelli che ha interpretato: Jack Sparrow, il protagonista della saga Disney di Pirati dei Caraibi.

Depp ha spiegato che, nonostante l’ispirazione di carattere estetico, Keith Richards, la genesi del suo Jack Sparrow è stata alquanto peculiare.

Nella sceneggiatura originale, Capitan Jack era questa specie di barcollante spadaccino che arriva, combatte un po, se la svigna, afferra una ragazza e basta. Io avevo delle idee alquanto differenti su di lui. La cosa suonerà strana, ma Capitan Jack è nato in una sauna. La sauna di casa mia. Stavo pensando a svariati aspetti del personaggio e ho realizzato che un tizio come lui aveva trascorso la maggior parte della sua esistenza in mare aperto e che poteva aver avuto a che fare con un calore ineludibile per il suo cervello. Così ho alzato la sauna fino a mille gradi e sono rimasto seduto lì il più a lungo possibile, fino a che non ho cominciato a risentirne mentalmente. Era molto, molto caldo e tutto si rifletteva sulla mia testa. Se ti trovi in questo calore così opprimente non riesci a stare fermo, ma se ti muovi potresti schiattare. E questo mi ha fatto pensare che il cervello di Jack Sparrow fosse, per certi versi, par-boiled. Anche per quello che concerne il linguaggio fisico del personaggio, mi pareva appropriato che si sentisse a suo agio su una nave. Aveva delle gambe da mare che non riusciva ad adattare alla terraferma. Doveva sembrare traballante, ma alla Disney questa cosa non piaceva.

Alla fine Depp, minacciando di andarsene, riuscì ad imporre la sua visione del personaggio.

E la storia – e gli incassi – gli hanno dato ragione.

Fonte: Collider via GeekTyrant

 

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