Javier Bardem ha partecipato a una masterclass tenutasi al Lumière Film Festival di Lione dove ha avuto modo di parlare della sua attività di attore e dei registi con cui ha avuto modo di lavorare (fra cui i fratelli Coen che gli hanno regalato “il peggior taglio di capelli” della sua carriera).

Inevitabile che si finisse a parlare anche di Woody Allen, autore coinvolto nel ciclone del #MeToo nonostante le assoluzioni dalle accuse avvenute nelle sedi preposte alla cosa, ovvero i tribunali e non twitter. L’artista, lo ricordiamo, è stato totalmente assolto dalle accuse a suo carico da un tribunale, dopo una lunga indagine

Bardem che, nel 2008, ha preso parte a Vicky Cristina Barcelona, ha affermato senza mezzi termini che sarebbe pronto a rilavorare con Allen “da domani”:

È un genio. Lavorerei con lui anche domani. La sua posizione legale non è cambiata dall’ultima volta che abbiamo lavorato insieme e non è stato mai accusato di alcun crimine. Oggi, a 11 anni di distanza, gira la medesima accusa. E le accuse pubbliche sono estremamente dannose. Se un domani dovesse esserci un altro processo e le accuse comprovate, cambierei parere. Ma allo stato attuale delle cose, non è cambiato nulla per me.

L’affermazione di Javier Barde, è stata accolta da un fragoroso applauso del pubblico.

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