In una recente intervista rilasciata ad Abacusnews, Jet Li ha avuto modo di spiegare perché decise, al tempo, di rifiutare l’offerta fatta dalla Warner Bros. e dalle Wachowski circa la partecipazione ai sequel di Matrix.

Delle pellicole che – data la commistione di sci-fi e arti marziali – parevano fatte su misura per la star asiatica. Il perché del suo “No” viene così illustrato:

Realizzai che gli americani volevano che girassi per tre mesi, ma, con la troupe, per nove. E per ben sei mesi avrebbero registrato e copiato tutte le mie mosse in una libreria digitale. Chiaramente al termine di questa operazione i diritti sarebbero appartenuti a loro. Al che ho riflettuto su questa cosa, ovvero che io ho passato tutta la mia vita ad allenarmi e i maestri di arti marziali possono solo invecchiare. Ma, ciò nonostante, loro avrebbero potuto possedere le mie mosse per sempre, trasformandole in una loro proprietà intellettuale esclusiva. E per questo motivo ho detto che non potevo fare una roba del genere.

La parte di Seraph in Matrix Reloaded e Matrix Revolutions è poi andata all’attore ed esperto di arti marziali taiwanese Collin Chou.

Vale la pena ricordare che la primissima scelta per il ruolo era però Michelle Yeoh, che dovette rifiutare per via di precedenti impegni in agenda.

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