Lena Dunham, creatrice della serie tv Girls, passa al cinema. La scrittrice, sceneggiatrice, regista, produttrice e attrice è stata infatti incaricata da Steven Spielberg e J.J. Abrams di scrivere l’adattamento di A Hope More Powerful Than the Sea: One Refugee’s Incredible Story of Love, Loss, and Survival, un romanzo scritto da Melissa Fleming (Alto Commissario delle Nazioni Unite) tratto dalla vera storia di un gruppo di rifugiati Siriani.

Protagonista è Doaa Al Zamel, una donna che ha lasciato l’Egitto insieme ai suoi due figli a bordo di una barca di immigrati clandestini con l’obiettivo di raggiungere la Svezia. Naufragata in mare aperto, è rimasta aggrappata per giorni con i suoi bambini a un salvagente riuscendo a sopravvivere.

In Italia il libro si intitola Più Profondo del Mare. Questa la sinossi:

L’esile salvagente intorno alla vita tiene a galla Doaa e due bambine, una di pochi mesi, l’altra di nemmeno due anni, a lei affidate dai genitori prima di scomparire per sempre nelle acque, come altre centinaia di persone. Doaa ha paura, lei ha sempre odiato l’acqua, sin da piccola, e solo la guerra e la disperazione che l’accompagna l’hanno convinta a lasciare la sua famiglia e la sua casa in Siria e mettersi su quel barcone. Aveva tanti ricordi felici e tanti sogni da realizzare, che ora galleggiano intorno a lei insieme ai relitti dell’imbarcazione e ai pochi superstiti dei 500 che si erano messi in viaggio. Erano quasi arrivati, solo poche ore di mare li separavano dall’Italia, risate liberatorie cominciavano a levarsi dal ponte, quando un peschereccio si dirige contro di loro, una, due volte. Per farli affondare. Il barcone non regge e tutti si gettano in acqua. Molti annegano subito. Anche Doaa non sa nuotare e solo il salvagente che le porta il marito la tiene a galla. E lo farà per i successivi quattro giorni, in cui le voci e i lamenti intorno si spengono uno dopo l’altro.

La tentazione è di lasciarsi andare, ma le due bambine che si aggrappano a lei reclamano la vita. Per loro deve lottare e resistere un’ora di più, poi un’altra, e cantare, e pregare, fino a quando qualcuno arriva. Solo undici vengono tratti in salvo.

Doaa ha diciannove anni, ma la sua vita comincia da quei quattro giorni alla deriva. Perché la prima volta nasci al mondo, ma è quando capisci quanta forza si cela in te, e quanto la speranza può avere la meglio sulle circostanze più tragiche, che nasci a te stesso.

La pellicola verrà prodotta dalla Paramount Pictures e da Spielberg (attraverso la sua Amblin Partners) e Abrams (attraverso la sua Bad Robot) insieme ad Arif Hussein. La distribuzione sarà curata da Paramount e Amblin.

Fonte: Variety

 

 

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