Ci sono registi che non possono fare a meno di pensare piccolo e raccontare sempre e comunque storie intime e altri che, qualsiasi cosa girino, non possono che pensare in grande.

Bertolucci apparteneva alla seconda categoria.

Non ci apparteneva fin dal suo esordio, La Comare Secca (all’incredibile età di 22 anni su sceneggiatura di Pasolini che aveva conosciuto in quanto amico del padre, il poeta Attilio Bertolucci), ma è stata una mentalità che ha maturato nel corso della sua carriera trovando l’unica strada italiana mai creata che collegasse il cinema d’autore al blockbuster, gli incassi e la ricerca. Il cinema titanico che sogna di conquistare il mondo facendo lavorare i più grandi artisti in assoluto.

Gli ci sono voluti diversi film per arrivare a Il Conformista, l’opera che gli ha aperto definitivamente le porte del cinema mondiale, consentendogli di arrivare di lì a poco più di una decina d’anni a quello che lui stesso definiva un delirio di onnipotenza, film pazzeschi per ambizi...