Ci sono attori che qualunque ruolo interpretino non possono non essere dei caratteristi, Ennio Fantastichini ha sempre giocato su quel crinale. Dopo una carriera tra anni ‘80 e ‘90 passata nel cinema indipendente con quale fuoriuscita in quello di primo piano (Porte Aperte di Gianni Amelio), la sua stella è decollata davvero quando ha raggiunto l’età per entrare nel novero dei personaggi di supporto.
A partire dagli anni 2000 Ennio Fantastichini ha moltiplicato la sua presenza con ruoli più brevi ma dall’incisività maggiore. Era il padre duro, il conservatore, il capo bastardo, l’austero direttore o le figure di autorità. Ovviamente è stato spesso pedina positiva in molti film di Ozpetek, ma il fisico gigante e il volto di Fantastichini erano perfetti nei ruoli più duri e spigolosi, quelli dell’omone intransigente, perfetto per portare nel presente atteggiamenti d’altri tempi. Era un po’ la parte che a metà anni ’90 gli aveva così ben cucito addosso Ferie d’Agosto
Poliziotto, magistrato, direttore, capo e padre austero, erano le figure d'autorità poco inclini al cambiamento i ruoli in cui eccelleva Ennio Fantastichini
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