A partire dal primo gennaio del 2019, Patrick Wilson tornerà nelle sale cinematografiche italiane con Aquaman, il cinecomic in cui torna – per la quinta volta – a lavorare con il regista James Wan dopo i due The Conjuring e i due Insidious.

A ridosso della release nazionale del blockbuster Warner avremo la possibilità di condividere con voi le nostre interviste tanto a James Wan e Patrick Wilson – che sono già stati più volte graditissimi ospiti sulle nostre pagine – che allo stesso Aquaman, ovvero Jason Momoa.

Intanto, in un’intervista pubblicata da ComicBook.com, Wilson ha spiegato come l’aver lavorato a Watchmen, il film di Zack Snyder tratto dall’omonima graphic novel di Alan Moore e Dave Gibbons, gli sia servito a scoprire un mondo, quello dei fumetti appunto, con cui non aveva troppa dimestichezza.

In passato ho fatto Watchmen, un cinecomic minore [scherzando, ndr.] che potresti conoscere. E ho scoperto i fumetti grazie a Watchmen. Non li leggevo da piccolo. Crescendo, c’era Christopher Reeve come Superman ed è stato lui a definire il mio concetto di supereroe. Ma dopo Watchmen ho cominciato a studiare. Volevo capire da dove nascevano questi film. Per cui mi sono letto tutto Captain America, tutto Thor, quello alla base dei film Marvel. Volevo vedere come avrebbero realizzato quei lungometraggi e da dove avrebbero preso roba. Quando sono stato ingaggiato per Aquaman ho studiato Orm, specie attraverso la New 52 che è un po’ la versione su cui basiamo il nostro Orm, che è completamente differente dall’originale, dove era mezzo-atlantideo. Mi piace che ora sia un purosangue, rende la sua battaglia anche più interessante.

Due anni fa, al junket di The Conjuring – Il Caso Enfiled, con James Wan già confermato alla guida di Aquaman, avevamo provato a chiedere qualcosa a Patrick Wilson e ne è scaturita una interessante considerazione sui cinecomic. Trovate tutto qua sotto:

 


Questa la sinossi ufficiale di Aquaman:

Da Warner Bros. Pictures e il regista James Wan arriva un’avventura visivamente mozzafiato nel mondo sottomarino dei sette mari, AQUAMAN, interpretato da Jason Momoa nel ruolo del protagonista.

Il film rivela la storia delle origini del mezzo – umano, mezzo atlantideo Arthur Curry e lo accompagna nel viaggio della sua vita, che non solo lo costringerà ad affrontare chi è veramente, ma anche a scoprire se è degno di essere ciò per cui è nato… un re.

Il film vede la partecipazione di Amber Heard (Justice League, Magic Mike XXL) nei panni di Mera, una guerriera del fuoco e alleata di AQUAMAN per tutto il suo viaggio; Willem Dafoe (Platoon, Spider-Man 2) è Vulko, consigliere al trono di Atlantide; Patrick Wilson (The Conjuring, Watchmen) è Orm/Ocean Master, l’attuale Re di Atlantide; Dolph Lundgren (I Mercenari) come Nereus, re della tribù di Atlantide Xebel; Yahya Abdul-Mateen II (The Get Down su Netflix) nei panni del vendicativo Black Manta; e la vincitrice dell’Oscar Nicole Kidman (The Hours, Lion) come la mamma di Arthrur, Atlanna; così come Ludi Lin (Power Rangers) come Captain Murk, comandante di Atlantide; e Temuera Morrison (“Star Wars: Episodio II – L’Attacco Dei Cloni” “Lanterna Verde”) sarà il padre di Arthur, Tom Curry. James Wan dirige da una sceneggiatura di David Leslie Johnson-McGoldrick (The Conjuring 2) e Will Beall (Gangstar Squad, serie tv Training Day), da una storia di Geoff Johns, James Wan e Will Beal, basata sul personaggio DC Aquaman, creato da Paul Norris e Mort Weisnger.

Il film è prodotto da Peter Safran e Rob Cowan, con Deborah Snyder, Zack Snyder, Jon Berg, Geoff Johns e Walter Hamada come produttori esecutivi. Il team di Wan include il direttore della fotografia candidato all’Oscar Don Burgess (The Conjuring 2, Forrest Gump), lo scenografo Bill Brzeski (Furious 7), la costumista Kym Barrett (trilogia di Matrix, The Amazing Spider-Man) e il compositore Rupert Gregson-Williams (Wonder Woman).

Il film uscirà nelle sale italiane il 1° gennaio 2019, in 3D, 2D e IMAX, e sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures.

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