“Qui non si bada a spese” era la frase ricorrente di John Hammond nel descrivere la grandiosità del suo parco giurassico ai “beta tester” di Jurassic Park.

Come noto, il destino del parco ospitato su Isla Nublar è stato abbastanza infausto tanto nel libro di Michael Crichton quanto nell’omonimo film diretto da Steven Spielberg e uscito nel 1993. Di fatto non è mai stato aperto al pubblico, almeno fino al “reboot” di Jurassic World (e anche lì ci sarebbero diverse obiezioni da fare sul successo di questa iniziativa…).

Grazie a un nuovo set di merchandise celebrativo disponibile in pre-order su Merchoid, il Jurassic Park: Visitor Centre Limited Edition Legacy Kit, possiamo scoprire quanto avrebbero dovuto sborsare gli avventori per l’acquisto di un biglietto che garantiva una permanenza di tre giorni consecutivi al Jurassic Park.

550$.

Che aggiustati all’inflazione equivalgono a circa 980 dollari.

Un prezzo di sicuro più elevato dei comunque costosi parchi Disney o Universal, ma giustificato dal fatto che quelli di Hammond non erano “anima…erotics”, ma veri dinosauri ricreati grazie all’ingegneria genetica. Anche se, per citare Ian Malcom, a Disneyland “se il Villaggio dei Caraibi va in tilt, i pirati mica si mangiano i turisti!”.

 

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