La prima nomination all’Oscar di Paul Schrader ha colto di sorpresa lo stesso sceneggiatore e regista, noto per la sua posizione da outsider a Hollywood.

Candidato alla statuetta per la sceneggiatura originale di First Reformed – La creazione a rischio, presentato a Venezia nel 2017 e poi uscito nel 2018 negli Stati Uniti, Schrader ha dichiarato al LA Times di sentirsi combattuto all’idea di partecipare alla notte degli Oscar:

È una domanda molto complessa. Se i critici e l’Academy non avessero amato il mio film, avrei comunque saputo che era un buon film. Quindi la mia validazione non dipende dall’Academy o dai critici. D’altro canto, mi rinfranca sapere che altre persone hanno apprezzato ciò che ho fatto.

Schrader non ha mai avuto una grande considerazione dell’Academy:

[…] Alcuni anni fa ne parlai con Martin Scorsese. Marty era fissato: voleva vincere un Oscar. Gli dissi “Marty, guarda, se un Oscar è la tua priorità, hai davvero bisogno di avere nuove priorità”. Lo pensavo allora e lo penso ora. È un discorso molto difficile perché non ho mai davvero rispettato l’Academy per le sue scelte. D’altro canto, è molto gratificante l’essere stato selezionato. Quindi vivo un conflitto. Da un lato non mi interessa davvero, dall’altro penso… “beh, forse mi importa!”

Vedremo se l’Academy deciderà di premiare Schrader: nel caso, il suo discorso al ritiro dell’Oscar sarà uno dei momenti più interessanti della serata.

La 91esima edizione degli Oscar si terrà il 24 febbraio in diretta dal Dolby Theatre presso Hollywood & Highland. Attualmente non sono stati annunciati conduttori, probabilmente la cerimonia verrà presentata da un gruppo di personaggi del mondo dello spettacolo.

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