Nonostante queste importanti conferme, c’è ancora qualcuno che considera il cinecomic Marvel “fuori posto”. È il caso dello scrittore e sceneggiatore Bret Easton Ellis (Le Regole dell’Attrazione, American Psycho, The Canyons), che durante il più recente episodio del suo podcast (uscito appena prima delle nomination) ha criticato aspramente la presenza di Black Panther nella rosa dei nominati all’Oscar più importante:
Nessun film supereroistico ha mai ottenuto una nomination come miglior film prima d’ora. Ma credetemi: la Disney sta facendo di tutto perché ciò accada. E questo nonostante nessuno che io conosca, là fuori a La La Land, lo ritenga un film così buono. Eppure lo sostengono come film inclusivo.
[…] La stampa d’intrattenimento e gli studios stanno vendendo il concetto che Black Panther sia un grande film, una grande opera d’arte cinematografica che non può essere ignorata. E questo concetto ci viene inculcato, l’unica cosa che possiamo fare è sorridere increduli. O forse comprendere che si tratta semplicemente del momento storico in cui siamo rimasti intrappolati. Uno scherzo, una bufala. È una fake news, gente.
Secondo Ellis la colpa non è tanto del film, ma dell’Academy, che ha deciso di dare tutti questi riconoscimenti a Black Panther sforzandosi di essere inclusiva:
È così importante per loro. Stanno facendo uno sforzo incredibile, e completamente fatuo, verso l’inclusività e la diversità. Come se inclusività e diversità avessero qualcosa a che fare con il premiare i meriti di un film. Certo, questa è la cultura verso la quale gli Oscar stanno spingendo, e mi dà la nausea.
Voi cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!
Via: TheWrap
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