Quando venne annunciato il nuovo film di Quentin Tarantino si parlò molto del fatto che fosse incentrato su Charles Manson e sull’omicidio di Sharon Tate, tanto che inizialmente l’uscita era stata fissata nel quarantesimo anniversario di quei sanguinosi fatti. Ben presto l’attenzione è stata spostata sulla storia dei due protagonisti, Rick Dalton (Leonardo DiCaprio) e Cliff Booth (Brad Pitt), rispettivamente un attore e la sua controfigura nella Hollywood della fine degli anni settanta. Come la loro vicenda si intreccerà con quella di Manson è ancora poco chiaro.

Entertainment Weekly ne ha parlato con i produttori David Heyman e Shannon McIntosh, i quali hanno ribadito che al centro del film non ci sono Manson e l’omicidio Tate:

“Questo è un grande fraintendimento da chiarire.”

“È un film sulla perdita d’innocenza occorsa nel 1969 e legata ai fatti della famiglia Manson.”

“Si tratta della storia di tre classi sociali a Hollywood. C’è l’Alta Hollywood di Sharon, la stella in declino Rick e poi c’è Cliff, che vive molto fuori e con mezzi molto più umili di loro… Loro due dovranno reinventare se stessi, e a seconda di quanto riusciranno a farlo saranno in grado di determinare il proprio futuro. Quello che mi piace è che è una storia raccontata in maniera molto particolare perché è Tarantino che guarda casa sua: nessun altro avrebbe potuto fare un film del genere.

Il centro del film è e rimane il legame tra Rick e Cliff:

Sono due persone che hanno avuto un passato insieme, sono potentemente leali l’uno nei confronti dell’altro. È un film sulla loro amicizia, sul potere dell’amicizia mentre intraprendono un viaggio insieme ma anche da soli.

Per quanto riguarda Sharon Tate, il compito di Margot Robbie sarà quello di renderle onore:

Onorerà la memoria di Sharon, ha scavato a fondo in modo da consegnare la migliore interpretazione. Sembrava davvero Sharon. Rappresenta un’innocenza, e la perdita d’innocenza. Quella dolcezza, quella bontà e quella delizia che c’è anche nel cinema e nella vita.

DiCaprio interpreta Rick Dalton, un attore che ha avuto successo con una serie western e vuole debuttare al cinema nella Hollywood del 1969. Pitt è la sua spalla Cliff Booth, che fa anche la controfigura e lo stuntman e ha lo stesso obiettivo di Dalton. L’orribile omicidio di Sharon Tate (vicina di casa di Rick nel film, interpretata da Margot Robbie) e di quattro suoi amici per mano dei seguaci di Charles Manson fa da sfondo alle vicende dei due.

Nel cast anche Al Pacino (l’agente del personaggio di DiCaprio) Damian Lewis (l’attore Steve McQueen), Dakota Fanning (Squeaky Fromme, membro della “famiglia” Manson che cercò di uccidere il presidente Gerald Ford), Nicholas Hammond (regista Sam Wanamaker), Emile Hirsch (l’hair stylist Jay Sebring, una delle vittime degli omicidi Tate), Luke Perry (Scott Lancer), Clifton Collins Jr. (Ernesto The Mexican Vaquero) e Keith Jefferson (il Pirata di Terra Keith), Burt Reynolds, Timothy Olyphant, Tim Roth, Kurt Russell e Michael Madsen.

La Sony/Columbia Pictures, che ha acquisito i diritti di produzione e distribuzione globali del film (trattativa dalla quale è stata esclusa The Weinstein Company, da sempre partner di Tarantino fino allo scandalo che ha coinvolto Harvey Weinstein), ha fissato l’uscita americana al 26 luglio (in Italia arriverà invece a settembre).

Con un budget di un centinaio di milioni di dollari, il film sarà girato in California approfittando di un tax credit sulla produzione di ben 18 milioni di dollari. Secondo l’accordo Tarantino avrà il final cut e una porzione degli incassi vivi.

Come produttori figureranno David Heyman (Harry Potter e Animali Fantastici), Tarantino e Shannon McIntosh, mentre Georgia Kacandes sarà produttrice esecutiva.

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