Riceviamo dai nostri amici del Lucca Film Festival – Europa Cinema il comunicato di annuncio del “residential workshop” del grande regista Peter Greenaway che si terrà dal 24 al 30 giugno nella cittadina toscana. Per qualsiasi informazione vi rimandiamo al sito www.luccaexperientia.it

Dal 24 al 30 giugno il regista londinese torna a Lucca con un workshop sul suo prossimo film

Si intitola “Lucca Mortis” la nuova sceneggiatura di Peter Greenaway, al centro del percorso formativo ideato dal regista insieme a LEA – Lucca Experientia Artis, con la collaborazione del Lucca Film Festival – Europa Cinema. L’idea di “Lucca Mortis” nasce nel 2013 come evoluzione dell’installazione di cinema architetturale “The Towers / Lucca Hubris”, ideata da Greenaway con le coreografie del danzatore e autore Roberto Castello e realizzata in Piazza San Francesco dal festival e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.
Dopo sei anni, grazie alla sinergia tra l’art director di LEA Domenico Raimondi e la regista Cristina Puccinelli, Greenaway torna a Lucca con un workshop residenziale rivolto a 20 creativi innamorati della settima arte. Dal 24 al 30 giugno, sei giorni a stretto contatto con il regista londinese per studiare da vicino le fasi di lavoro che porteranno alla realizzazione del film: da una sceneggiatura che prende forma nei luoghi simbolo della città, che egli stesso definisce un vero “set naturale”, ai personaggi modellati su figure realmente vissute e sui protagonisti delle opere pucciniane.
Non solo attività di film-lab, ma anche momenti di convivialità per scoprire l’intima progettazione creativa del genio di Greenaway in una Lucca che fa da musa ispiratrice e set cinematografico denso di fascino e storia.
I partecipanti alloggeranno nel centro storico presso l’Antica Residenza del Gallo e l’ex convento Convictus dove si svolgeranno tutte le attività del workshop.

“Lucca mortis” con Peter Greenaway apre una serie di 6 workshop residenziali che avranno luogo durante l’estate 2019: cinema, scrittura, fotografia, bel canto, recitazione, paper art. Il progetto Lucca Experientia Artis è spazio di incontro per l’arte, la formazione e l’esperienza. Punta sul talento di ogni singola persona e si propone di sviluppare abilità, qualità e competenze, attraverso esperienze uniche e innovative grazie alla collaborazione attiva degli eventi culturali della città Lucca Comics & Games, Photolux Festival, Lucca Film Festival & Europa Cinema, Lucca Biennale. Nella generale offerta di workshop online, masterclass in video, tutoring da cliccare, corsi digital e tour virtuali, LEA – Lucca Experientia Artis, diretta da Domenico Raimondi, ha scelto la realtà, l’incontro e soprattutto il confronto certa che la tecnica e la passione si possano davvero trasmettere attraverso l’esperienza comune: il dialogo, lo sporcarsi le mani, il mettersi in gioco. All’interno del Convictus, antico convento di clausura e oggi studentato nel centro storico di Lucca, i partecipanti al workshop “Lucca mortis” vivranno un’esperienza unica ed esclusiva insieme all’eclettico Peter Greenaway: uno sguardo, un consiglio, un sorriso, sperimentare l’arte e la vita. Insieme. Vivranno per un’intera settimana fianco a fianco con il regista, come un tempo capitava nelle botteghe d’arte, acquisendo tecniche e segreti, gustando l’amore per la propria passione attraverso il dialogo e il confronto, guardandosi negli occhi.

Peter Greenaway, regista, pittore e sceneggiatore è considerato come uno dei più significativi cineasti britannici contemporanei, occupando di diritto un posto centrale nel dibattito sul cinema d’autore. Dopo aver frequentato la Forest School di Londra, a dodici anni decide di diventare un pittore e si iscrive al Walthamstow College of Art. Si interessa non solo alle arti figurative, ma anche al cinema europeo, focalizzandosi principalmente sulle opere di Ingmar Bergman e della Nouvelle Vague francese, soprattutto quelle di Alain Resnais e Jean-Luc Godard. Influenzato dal Rinascimento e dalla pittura barocca e fiamminga, crea pellicole caratterizzate dal forte impatto visivo, che basano tutta la loro forza espressiva sulla composizione scenica e ogni piccolo dettaglio, l’illuminazione e i contrasti fra costume e nudità, architettura e natura, oggetti di scena e persone, piacere sessuale e dolorosa morte. La generale staticità delle inquadrature, l’utilizzo dello zoom, di movimenti di camera lenti, soprattutto lungo direzioni ortogonali alla macchina, la presenza delle tecniche del piano sequenza e della carrellata, usati per lunghe sequenze temporali, servono a focalizzare l’attenzione dello spettatore sulla complessità della costruzione scenica, sui dettagli e sul loro significato simbolico. Gli anni Ottanta diedero la fama al regista grazie alle sue maggiori produzioni cinematografiche “i misteri del giardino di Compton House” (1982), “Lo zoo di Venere” (1985), “Il ventre dell’architetto” (1987), “Giochi nell’acqua” (1988), “Il cuoco, il ladro, sua moglie e l’amante” (1989). Altri 28 film si susseguono negli anni da “L’ultima tempesta” (1991) a “8 donne e ½” (1999), da “Nightwatching” (2007) fino a “Shchukin, Matisse, Dance and Music” (2016) intervallati da spettacoli teatrali, installazioni digitali e multimediali, performance VJ, attività espositive e la pubblicazione di numerosi libri.


IL PROGRAMMA WORKSHOP

24.06 Lunedì Arrivi e sistemazione degli ospiti nell’antica Residenza del Gallo e nel CONvictUS. Attività di presentazione e conoscenza. Un’introduzione illustrata e discorsiva del film e dialogo con gli studenti: chi sono, cosa ho fatto e cosa sto facendo come artista e film-maker.
25.06 Martedì Una camminata ripercorrendo la storia di Lucca – da Cesare, Pompeo e Crasso in Piazza dell’Anfiteatro, fino a Puccini e Madame Butterfly nei dintorni della sua casa natale e Ilaria del Carretto nella Cattedrale.
26.06 Mercoledì Lo sviluppo dell’idea in una sceneggiatura per un film da girare che riguarda la storia di Lucca – la città romana, Galileo, Guelfi e Ghibellini, il tema della morte, Giacomo Puccini.
27.06 Giovedì Un film di fantasia – che racchiude personaggi reali insieme alla morte e ai suoi complici come nelle opere di Shakespeare “La Tempesta” e “Sogno di una Notte di Mezza Estate”- abbracciando il disastro contemporaneo delle Torri Gemelle. Che prezzo ha la narrativa? Un retroscena che prende in considerazione l’eutanasia e l’Arnolfini di Jan van Eyck.
28.06 Venerdì L’immaginario e il concetto di Torre – come ragione e simbolo dominante. Come fare il film in pratica. Struttura e finanze. Considerazioni sui due libri contenuti nel film – “55 Uomini a Cavallo” e “L’hubris della Torre”, considerando I problemi della traduzione da letteratura a immagini. I 92 cataloghi. “All’inizio era l’immagine e non la parola”.
29.06 Sabato Domande con gli studenti. A cosa serve il cinema? È già morto? Perchè vuoi fare cinema? Non potresti fare qualcosa di più utile con la tua intelligenza, tempo e impegno?
30.06 Domenica Conclusione dei lavori.

 

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