Nei nostri resoconti dal set di Rocketman, il film con Taron Egerton nei panni di Elton John,  vi abbiamo raccontato di come il produttore Matthew Vaughn abbia “blastato” Bohemian Rhapsody la pellicola con Rami Malek che, a dispetto del successo al botteghino e dei premi ricevuti, è stata molto criticata per come abbia glissato sugli aspetti più controversi della vita di Freddie Mercury.

A margine della release del biopic in apertura è stato lo stesso Reginald Kenneth Dwight in arte Elton John a spiegare, con un articolo scritto per il Guardian, che lo studio voleva alleggerire alcune questioni, una decisione che lui si è rifiutato di avvallare perché la sua non è stata una vita “vietata ai minori di 13 anni non accompagnati dai genitori”.

Alcuni studios volevano che annacquassimo le questioni relative al sesso e alla droga affinché la pellicola potesse ricevere un rating PG-13. Ma io non ho avuto una vita PG-13. È chiaro che non volevo neanche io un film che fosse solo pieno zeppo di sesso e droga, ma, allo stesso tempo, è di dominio pubblico che io abbia avuto parecchio a che fare con entrambe queste cose durante gli anni ’70 e ’80 per cui non c’era motivo per fare un lungometraggio che sottintendesse che dopo ogni concerto me ne andavo tranquillamente in camera con un bicchiere di latte caldo e una copia della Bibbia a farmi compagnia. Analogamente c’era chi non voleva gli elementi fantasy in favore di una narrazione più canonica, ma si sarebbe davvero perso il senso del tutto. Come ho già avuto modo di spiegare, da ragazzino vivevo molto di fantasia. E quando la mia carriera è decollata lo ha fatto in una maniera che mi appariva irreale. Sia chiaro, non è che sia avvenuto dal giorno alla notte. Prima che qualcosa di grosso accadesse effettivamente, io e Bernie per quattro o cinque anni abbiamo fatto il giro dei club realizzando dischi, scrivendo canzoni e cercando di venderle a persone che non erano minimamente interessate. Ma quando le cose hanno cominciato a ingranare è stato davvero come un missile. C’è questo momento in Rocketman, quello in cui sto suonando al Troubadour club di Los Angeles e tutto, nella stanza, comincia a levitare, incluso il sottoscritto. Onestamente è davvero così che ho vissuto quell’esperienza.

La regia è di Dexter Fletcher, mentre lo script è di Lee Hal. Alla produzione Matthew Vaughn e la sua Marv Films, insieme a John e a David Furnish. Nel cast, accanto a Egerton, troviamo Bryce Dallas Howard, Jamie Bell e Richard Madden. Il film arriverà nelle nostre sale il 30 maggio.

Diretto da Dexter Fletcher, Rocketman è un epico viaggio musicale nell’incredibile storia degli anni che hanno rivoluzionato la vita di Elton John.

Il film, ambientato nel mondo delle canzoni più amate di Elton John e interpretato da Taron Egerton, segue la sorprendente avventura che ha visto il timido pianista prodigio Reginald Dwight diventare la superstar internazionale Elton John. Queste vicende, che sono state d’ispirazione per tanti, rappresentano una storia assolutamente universale: quella di un ragazzo
di provincia diventato una delle figure più iconiche della cultura pop.

ROCKETMAN vede nel cast anche Jamie Bell nei panni del paroliere di lunga data di Elton, Bernie Taupin, Richard Madden nel ruolo del primo manager di Elton, John Reid, e Bryce Dallas Howard nei panni della madre di Elton, Sheila Farebrother.

L’uscita è prevista per il 30 maggio.

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