C’era una piccola stortura nella nuova legge cinema Franceschini (la 220/2016) a cui ANICA, 100AUTORI e la Direzione Cinema del ministero hanno rimediato con un’intesa.

I contributi automatici previsti dalla legge ora non andranno solo alle imprese ma anche agli autori, infatti retribuirli con un’extra in caso di successo commerciale o culturale dei film cui hanno lavorato sarà considerato una forma di “reinvestimento”.
Per autori si intendono registi, sceneggiatori e soggettisti.

I contributi automatici sono quelle somme che elargisce lo stato in maniera, per l’appunto, automatica a seguito del raggiungimento di determinate condizioni sia al botteghino che in ambiti artistici. Incassare una certa cifra o essere selezionati in un certo tipo di festival o ancora vincere certi premi consente alle imprese che hanno lavorato al film l’accesso a tali finanziamenti a patto di reinvestirli in una nuova produzione cinematografica, televisiva, online o di animazione.
Adesso il 4,5% di quel capi...