Era il 21 agosto del 2018 quando abbiamo appreso che Danny Boyle aveva lasciato la regia del nuovo James Bond – il 25esimo capitolo del franchise – per divergenze creative. Il testimone era poi passato a Cary Fukunaga (che è al momento sul set) mentre nel frattempo si sono sparse voci sui motivi del divorzio.

A quanto pare, infatti, si sarebbe tratta di una relazione professionale burrascosa fin dal principio: Barbara Broccoli, la storica produttrice della saga, si sarebbe infuriata con il regista, reo di aver voluto coinvolgere il suo team creativo abituale, fra cui lo sceneggiatore John Hodge (motivo per cui lo script che Neal Purvis e Robert Wade stavano sviluppando era stato messo in pausa).

E non è tutto. In materia di antagonisti, la produzione non vedeva di buon occhio la decisione di Boyle di avere una nemesi russa capace di riecheggiare sul grande schermo le tensioni con la nazione guidata da Putin.

Dal Daily Mail era poi arrivato qualche retroscena aggiuntivo. Stando a quanto riportato dal tabloid l’intenzione del regista di Trainspotting e 28 Giorni Dopo era quella di far morire l’iconica spia fra le braccia di Lea Seydoux, in maniera tale da dare la possibilità di introdurre un nuovo 007, idea che non avrebbe incontrato il parere favorevole della produttrice Barbara Broccoli e di Daniel Craig.

Boyle è tornato a parlare della questione senza entrare troppo nei dettagli in un’intervista con Metro, durante la promozione del suo ultimo lavoro Yesterday:

Ho imparato la lezione che non sono fatto per questi film, sarebbe come scavarmi la fossa da solo. Non sono portato per i film di franchise destinati al grande pubblico, è una risposta onesta.

Il regista in effetti ha fatto riferimento al suo desiderio di collaborare a nuovi progetti con la stessa squadra:

Ho imparato molto su di me con Bond, mi piace collaborare con gli stessi sceneggiatori e non sono pronto a smettere. Stavamo lavorando molto bene, ma hanno preferito scegliere un’altra strada rispetto alla nostra, perciò abbiamo deciso di sciogliere il nostro rapporto. Sarebbe ingiusto dire di cosa si trattava perché non so quali siano i piani di Cary [Fukunaga].

Ricordiamo che dopo un incidente, Daniel Craig è pronto a tornare sul set del nuovo film.

Questa la sinossi ufficiale:

Bond non è più in servizio e si gode una vita tranquilla in Giamaica. Ma la sua pace dura poco: il suo vecchio amico Felix Leiter della CIA si fa vivo e chiede aiuto. La missione per salvare uno scienziato rapito si rivela molto più rischiosa del previsto, e Bond si ritrova sulle tracce di un misterioso villain in possesso di un’arma altamente distruttiva.

Scritto da Neal Purvis e Robert Wade, Scott Z. Burns e Phoebe Waller-Bridge, oltre che da Cary Fukunaga che è anche regista, il film vede nel cast Daniel Craig, Lea Seydoux, Naomie Harris, Ben Whishaw, Rory Kinnear e Ralph Fiennes. Tra i nuovi ingressi Lashana Lynch, David Dencik, Ana De Armas, Billy Magnussen, Dali Benssalah e Rami Malek.

Tra i luoghi scelti per le riprese la Giamaica, la Norvegia, l’Italia e Londra.

A distribuire la pellicola la MGM con Annapurna negli USA e la Universal nel resto del mondo a partire dall’8 aprile 2020.

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