In occasione di un panel alla Amazing Comic-Con Las Vegas, Sean Astin ha parlato di un momento molto particolare della sua carriera.

Era il 2004, Il Signore degli Anelli aveva appena trionfalmente concluso la sua corsa e la 20th Century Fox si apprestava a lavorare a I Fantastici Quattro, uscito poi nel 2005 al cinema per la regia di Tim Story.

All’epoca venne diffusa la notizia che proprio Sean Astin era in lizza per dirigere la pellicola e che aveva partecipato a una serie di incontri con i dirigenti della Fox per valutare la fattibilità della cosa.

Alla convention, l’attore ha ricordato quei giorni, spiegando che era suo desiderio lavorare al film, e che per perseguire quest’obiettivo lesse le numerose sceneggiature che la Fox aveva fatto realizzare (una delle quali ad opera di Chris Columbus) facendosi un’idea del film che volevano fare:

Fu abbastanza sconvolgente. Penso a tutti gli effetti che la maggior parte dei fan presenti a una convention farebbero un lavoro migliore, nello sviluppare un cinecomic, di quello che fanno i dirigenti degli studios.

Astin fece contattare da un importante avvocato di Hollywood il famigerato capo della Fox, Tom Rothman, per fargli sapere che voleva dirigere il film:

Ero appena stato nel Signore degli Anelli, era il momento giusto per farsi vivo. Gli chiesi: “Senti, c’è qualche possibilità che tu mi prenda in considerazione per dirigere I Fantastici Quattro?” E lui rispose: “Beh, non saprei…”, e bla, bla bla. Dissi: “Quindi non c’è alcuna possibilità? Zero possibilità? Siamo sicuri al 100% che non me lo farai fare?” E lui rispose: “Beh, non proprio zero possibilità…”

Astin non si perse d’animo, comprò tutti i fumetti dei Fantastici Quattro che riusciva a trovare e contattò una delle attrici che aveva in mente per il cast, ovvero la pop-star Christina Aguilera, che avrebbe dovuto interpretare Sue Storm:

Alla fine ebbi un incontro con Rothman. Lui mi guardò e disse: “E tu che ci fai qui?” Io esclamai: “Voglio dirigere questo film.” Lui mi fece: “Beh, allora, questa riunione è un po’ prematura. Abbiamo ordinato una nuova sceneggiatura, ce la consegneranno tra tre settimane. Te la farò leggere.” Gli chiesi: “Mi prometti che mi farai leggere lo script e che ci incontreremo prima che voi abbiate scelto un regista? Per favore…” E lui si prese quest’impegno.

Astin arrivò addirittura alla scrivania di Rupert Murdoch per leggere la nuova sceneggiatura:

Incontrai il dirigente più giovane, prima di incontrare Hutch Parker, che era il presidente dello studio all’epoca; gli dissi: “Il mio cortometraggio è stato nominato a un Oscar, ho fatto questo e quest’altro,” e lui sembrava volermi dire: “Non interessa a nessuno”. Mi rispose: “Tutto quello che interessa loro è: sai cosa dovremmo fare con questi personaggi? Sai cosa dovrebbe succedere a questo punto della storia? Perché la storia non funziona meglio qui o qui? Ci serve qualcuno che ci aiuti a migliorare il film nelle sue criticità.” Fu davvero liberatorio.

Quando Rothman chiese ad Astin “perché dovremmo scegliere te?”, l’attore rispose:

Prima di mettere un 24enne su un caccia da cento milioni di dollari, lo fanno allenare con in migliori, lo piazzano nei migliori simulatori mai progettati. Sin da quando avevo dodici anni, ho lavorato nei migliori simulatori possibili in questo ambiente.

La risposta colpì molto Rothman. Astin, nelle settimane successive, incontrò Michael Chiklis e gli disse che doveva assolutamente interpretare La Cosa, poi cercò di convincere Cameron Diaz a interpretare Sue Storm (ma lei non accettò, preoccupata per la quantità di tempo che avrebbe dovuto passare al make-up).

Ovviamente la cosa si risolse in un nulla di fatto, e la Fox scelse Tim Story per dirigere la pellicola, ma Astin ricevette un’importante telefonata da Rothman:

Mi hai costretto a prenderti seriamente in considerazione come regista. Forse prima non eri nel mio radar, ma ora lo sei.

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

 

 

Fonte: Collider

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