Quando arriva Tetsuo (1 luglio 1989 in Giappone) il periodo d’oro del body horror è al tramonto e questo film incredibile di 74 minuti lo chiude con una punta incendiaria che sarà impossibile da superare in esagerazione, innovazione, audacia e mancanza di rispetto per qualsiasi forma di tradizione. Arrivato 12 anni dopo Eraserhead, Tetsuo è contemporaneamente il film più strano e l’opera più significativa con cui un cineasta abbia esordito negli ultimi 30 anni.

Non solo, l’esordio nel lungometraggio di Shinya Tsukamoto è uno dei film più brutali e aggressivi nei confronti dello spettatore di tutti i tempi, una scossa elettrica nel braccio che alla fine degli anni ‘80 mette il punto definitivo sul culto del corpo (massacrandolo e affermandone il suo status di vittima designata di fronte al culto del metallo) e annuncia l’arrivo del decennio digitale con un’opera tutta analogica.

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Quella di Tetsuo però è anche una storia che tocca l’Italia perché il film esordisce al Fantafestival di Rom...