Come ogni anno il festival di Toronto svela il suo programma qualche giorno prima di quello di Venezia (la conferenza della Biennale sarà domani alle 11). E vista la quasi contemporaneità dei due eventi vedendo il programma del festival canadese è molto facile intuire cosa dovrebbe stare in quello italiano, perché se parliamo dei film più grossi e attesi là dove Toronto indica “world premiere” vuol dire che il film sarà in prima mondiale e dunque non passerà a Venezia, là dove invece indica International premiere o North American premiere o Canadian premiere significa che il film tra oggi e l’inizio della manifestazione passa in qualche altro grande festival europeo o americano, spesso in entrambi (non è infrequente che un film sia a Venezia e subito dopo a Telluride, negli Stati Uniti).

Non è un dato certo perché rimangono diverse variabili e non è sempre matematico che se un film non fa la premiere mondiale a Toronto allora la fa a Venezia (come detto ci sono altri festival di mezzo), ma unendo questi ad altri indizi si possono ottenere indicazioni molto importanti.

Ieri abbiamo quindi scoperto che verranno visti per la prima volta in Canada A Beautiful Day in the Neighbourhood, il film in cui Tom Hanks interpreta una nota icona della tv per bambini americana, il nuovo film di Roger Michell, Blackbird, e anche il nuovo di Marjane Satrapi intitolato Radioactive (con Rosamund Pike nei panni di Marie Curie), Bad Education con Hugh Jackman, Dolemite is my name, il film biografico su Rudy Ray Moore con Eddie Murphy, l’atteso Jojo Rabbit di Taika Waititi con un bel cast (Sam Rockwell, Scarlett Johansson, Rebel Wilson, Thomasin McKenzie) e una trama promettente (un bambino nasconde un’ebrea in casa e si consulta con il suo amico immaginario, Hitler, su cosa fare) e soprattutto ci sarà il giallo di Rian Johnson, Knives Out, anche questo con un gran cast (Daniel Craig, Toni Collette, Jamie Lee Curtis, Ana de Armas, Chris Evans, Don Johnson, Michael Shannon e LaKeith Stanfield) e The Persona History di David Copperfield del regista di Morto Stalin se ne fa un altro, Armando Iannucci.

Dall’altro lato della barricata, i film che non saranno in anteprima a Toronto ma che passeranno altrove in precedenza confermano alcuni sospetti veneziani che avevamo già avanzato. In primis il Joker di Todd Phillips, ormai accreditatissimo, dopodichè Ema di Pablo Larrain, Marriage story (finalmente ha un titolo) di Noah Baumbach e Saturday Fiction di Lou Ye.

Si aggiungono poi nuove ipotesi non considerate in precedenza. Su tutti The Laundromat, il film di Steven Soderbergh sullo scandalo Panama Papers con Meryl Streep, Gary Oldman e Antonio Banderas, poi Honey Boy in cui Shia Labeouf ripercorre la sua infanzia problematica, il nuovo film di Edward Norton da regista, Motherless Brooklyn e Uncut Gems dei fratelli Safdie con protagonista Adam Sandler.

Più difficile sembra la presenza in laguna di Ford v Ferrari ma è lecito sperare.

Del nuovo film su Rambo ancora nessuna notizia.

SPECIALE FESTIVAL DI VENEZIA

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