A comunicarlo, l’agente dell’attore Steve Kenis, il quale ha confermato a Variety che Rutger Hauer è morto nella sua casa in Olanda il 19 luglio dopo una breve malattia e che il suo funerale si è tenuto lo scorso 24 luglio.
Ridley Scott, che lo diresse appunto in Blade Runner, lo ha ricordato con una dichiarazione rilasciata a Enterianment Weekly:
Rutger era un gigante gentile. Non so chi fosse più nervoso quella volta, era il primo giorno sul set… credo che il film fosse intitolato Blade Runner. Ci siamo aiutati costantemente l’un l’altro perché si trattava di una sfida enorme. Mi mancherà…
Hauer, nato in Olanda nel 1944, lavorò nel teatro per diversi anni prima di debuttare sul piccolo schermo nel 1969 in Floris di Paul Verhoeven, regista con il quale collaborò diverse altre volte nella sua carriera. Il film che lo fece entrare nell’immaginario collettivo, ovviamente, fu Blade Runner di Ridley Scott (1982), dove interpretava il replicante Roy Batty. Negli anni successivi lavorò in pellicole come Ladyhawke (1985), The Hitcher (1986), La Leggenda del Santo Bevitore di Ermanno Olmi (Leone d’Oro a Venezia) e, in ruoli secondari, in tantissimi altri film (nel 2001 partecipò a ben sette pellicole) tra cui Sin City, Batman Begins, e in serie tv come True Blood e Galavant. Fu vampiro nel film originale da cui fu poi tratto Buffy, in Dracula 3D di Dario Argento e nella miniserie Le Notti di Salem.
Rutger Hauer, vero ingestibile talento dalle decine di personaggi memorabili che non sono Roy Batty – LO SPECIAL
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