In una intervista con SYFY WIRE gli sceneggiatori di Avengers: EndgameChristopher Markus e Stephen McFeely – hanno parlato del percorso di Thor (diventato Lebowski) all’interno della colossale pellicola dei fratelli Russo.

I due hanno alluso anche ai progetti alternativi iniziali per il personaggio:

Visto che avevamo questo salto di cinque anni volevamo spingere i personaggi al limite. Nel caso di Thor la nostra reazione impulsiva è stata pensare che “è in missione in cerca di vendetta, è arrabbiato”. Ma era già in missione nell’ultimo film e aveva fallito. Ed era inutile aggiungere altro sentimento di vendetta a quel punto, perciò come avremmo reagito noi dopo tutti quei fallimenti? Ci saremmo limitati a bere e a cercare di dimenticare quanto accaduto. La nostra idea allora non è stata: “Thor deve essere in sovrappeso e indossare una vestaglia”, ma il fatto di farlo finire in un baratro, cercando di annegare il suo dolore. È da lì che è diventato Thor Lebowski.

Il salto temporale “ci ha dato la possibilità di fare qualcosa del genere ai sei Vendicatori originali, ed è per questo che l’abbiamo fatto” ha aggiunto McFeely. “E comunque, avevamo già uno di loro in missione per vendetta, no? Quel percorso spettava a Occhio di Falco“.

Markus ha poi parlato di equilibrio nel corso dei film Marvel:

È una questione di simmetria per tutto l’UCM. Steve non riesce ad andare a quel ballo e alla fine ci riesce, Tony sopravvive e alla fine si sacrifica. Thor ha una scena a petto nudo memorabile in Thor 1 e quindi volevamo dargli una scena memorabile a petto nudo anche in questo film per chiudere il cerchio.

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Avengers: Endgame è arrivato al cinema il 24 aprile 2019.

CORRELATO:

Il film è stato diretto da Anthony e Joe Russo ed è stato scritto da Christopher Markus e Stephen McFeely. Tra i produttori esecutivi anche Jon Favreau, regista dei primi due Iron Man.

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