Da diverso tempo Jason Momoa e gli hawaiani stanno protestando per porre fine ai piani che prevedono la costruzione di un telescopio TMT sulla sommità di una montagna ritenuta sacra: stando all’attore così facendo è in gioco la sua partecipazione ad Aquaman 2.

Si tratta di un progetto d 1,4 miliardi di dollari a cui era già stato posto un freno dopo le protese nel 2015; l’ultima decisione della Corte Suprema risalente allo scorso ottobre, però, è stato il via libera ai lavori. La popolazione non l’ha presa bene sia perché si tratta di un territorio da molti considerato sacro, sia perché per i nativi il telescopio – che sarebbe tra i più grandi al mondo – causerebbe notevoli danni ambientali.

Jason Momoa ha così scritto un post su Instagram per spiegare le ragioni della protesta e chiarire perché potrebbe non partecipare ad Aquaman 2:

Fan**lo. E il TMT è 4 volte più grande. Scusate, Warner Bros., non potremo girare Aquaman 2 perché Jason è stato investito da un bulldozer mentre cercava di porre fine alla profanazione della sua terra nativa. QUESTA COSA NON DEVE SUCCEDERE. NON VI PERMETTEREMO DI FARLO. Quando è troppo è troppo. Andate altrove.

In foto è possibile vedere il Telescopio Subaru nel 1992: il nuovo TMT sarà 4 volte più grande e dovrebbe occupare la zona del vulcano Mauna Kea.

 

 

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La Warner Bros. ha annunciato che il seguito del cinecomic di James Wan approderà nelle sale cinematografiche statunitensi il 16 dicembre 2022.

 

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