Joel Schumacher ha rilasciato una corposa intervista a Vulture dove ha ripercorso svariati punti della sua carriera costellata da cult immortali, come quelli, St Elmo’s Fire e Ragazzi Perduti, realizzati col celeberrimo Brat Pack, solidissimi legal thriller tratti dai romanzi di John Grisham, Il Cliente e Il Momento di Uccidere, e due cinecomic che, a distanza di svariati anni, fanno ancora discutere: Batman Forever e Batman & Robin.

E nella chiacchierata con il magazine è tornato su alcuni gustosi aneddoti come, ad esempio, la nota antipatia nutrita da Tommy Lee Jones (Due Facce) verso Jim Carrey, (l’Enigmista) ai tempi di Batman Forever.

Un altro dei tuoi talenti è che sei sempre stato rispettoso verso i tuoi attori. Hai detto di rado cose terribili a mezzo stampa.

No, ho detto che Tommy Lee Jones era uno stronzo in un’intervista a People Magazine [In realtà, nel 1996, mentre lavorava a Batman e Robin aveva criticato sia Val Kilmer che Tommy Lee Jones sulle pagine di EW dichiarando “Sono stanco di difendere questi attori strapagati e privilegiati. Prego di non lavorare di nuovo con loro in futuro”]

Ma hai assunto Tommy Lee Jones per ben due volte, nel Cliente e in Batman Forever.

È stato straordinario nel Cliente. Ma non è stato gentilissimo con Jim Carrey quando stavamo lavorando a Batman Forever. E non ho detto che era stato difficile lavorare con Val per quel film. Ho detto che era uno psicotico.

Tommy Lee Jones era Due Facce. Jim Carrey l’Enigmista. Cosa ha aveva combinato con Jim?

Tommy è, e lo dico con grande rispetto, un attore che ruba la scena. Ma non puoi rubare la scena a Jim Carrey. È impossibile. E penso che questa cosa desse parecchio fastidio a Tommy.

Quindi Tommy provava a rubargli la scena?

No, è che non è stato gentile con Jim. Non si è comportato con lui nella maniera in cui un attore con un Oscar e una stella sull’Hollywood Boulevard, nonché il membro più anziano del cast con una carriera decennale e un sacco di riconoscimenti, si sarebbe sarebbe dovuto comportare. Ma quello che accade sul set, resta sul set.

Il filmmaker affronta poi una questione dibattuta da molto tempo, ovvero l’estetica camp portata ai film di Batman dopo le due pellicole dal sapore decisamente gotico dirette da Tim Burton.

È stato scritto molto sul come i tuoi film di Batman, specie Batman & Robin, abbiano reso il franchise più gay. C’erano un sacco di battute camp.

Se non fossi stato gay, non avrebbero mai scritto quelle cose.

Quindi dici che si è trattato di omofobia o pigrizia?

Sai una cosa? Non dovevo proprio girare un sequel. I sequel vengono fatti per una sola ragione. Sono sicuro che Batman Forever sia stato il Batman meno caro perché Val non prese molti soldi così come Nicole Kidman, Chris O’Donnell e io. Tommy aveva una paga più alta perché aveva da poco vinto l’Oscar per Il Fuggitivo così come Jim che arrivava da Ace Ventura.

Alcuni hanno detto che il tuo Bruce Wayne era il ritratto di un uomo che nascondeva la propria omosessualità e viene spesso citata la frase del “Non sono un tipo da matrimonio”. Dicono anche che la tu Bat-mobile sia più fallica.

Ma sono discorsi che nascono ben prima di me. Molto tempo prima che io esistessi qualcuno ha scritto delle analisi sui veri significati delle fiabe e delle storie per bambini. Biancaneve parlava delle matrigne cattive, mentre Batman e Robin sono due omosessuali che vivono in una caverna. Si parla da sempre dell’omosessualità di Batman e Robin.

Per cui non hai voluto toccare in maniera ammiccante l’argomento in Batman & Robin?

No. E peraltro non penso neanche che siano gay. Diciamo che c’erano davvero tante persone, specie in una particolare comunità, che desideravano che George Clooney fosse gay.

Vi ricordiamo che il nuovo Batman sarà interpretato da Robert Pattinson.

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

Classifiche consigliate