Iger all’inizio credeva che il network si sarebbe rivelato un canale utile per modernizzare la distribuzione in casa Disney, ma dopo attente riflessioni si rese conto che Twitter non sarebbe stato adatto al marchio della casa di Topolino.
Come raccontato dal presidente del consiglio di amministrazione e amministratore delegato della The Walt Disney Company:
I problemi erano maggiori di quanti potessi farmi carico, più grandi di quanto fosse responsabile accettare. C’erano problemi con il brand Disney, la questione dell’impatto della tecnologia sulla società. La cattiveria è sconfinata. Mi piace guardare la mia bacheca Twitter perché seguo 15-20 persone diverse. Poi mi giro, guardo le notifiche e penso: “Perché lo sto facendo? Perché devo tollerare questo dolore?”. Queste piattaforme possono fare tanto bene al mondo, ma hanno anche il potere di fare del male. E non volevo farmene carico.
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