Ieri abbiamo pubblicato un lungo resoconto sulle più recenti polemiche, o sarebbe meglio dire preoccupazioni, riguardanti l’uscita di Joker, il film di Todd Phillips interpretato da Joaquin Phoenix che ha trionfato al Festival di Venezia, la cui uscita è ormai imminente.

Potete recuperare tutto in questa pagina.

Chiaramente, le acque non si sono minimamente calmate, anzi.

Il regista della pellicola, in una nuova intervista rilasciata venerdì scorso a The Wrap pubblicata però nelle ore scorse, ha ribadito la sua posizione rilanciando sostanzialmente al mittente le accuse.

Non abbiamo concepito questo film con l’intenzione di spingere chissà quali bottoni. È un film che ho letteralmente descritto cosi a Joaquin “Pensiamo a questo progetto come a una maniera per intrufolare nello studio system ‘un vero film mascherato da cinecomic”. Non abbiamo lavorato al motto di “Vogliamo glorificare questo comportamento”. Abbiamo letteralmente ragionato nei termini del “Facciamo un vero film con un vero budget e chiamiamolo Joker”. È andata così.

Circa le polemiche, Phillips ammette una certa confusione:

Sono sorpreso. Non è salutare avere delle discussioni su un dato argomento? Non va bene discutere dei film e della violenza? Perché dovrebbe essere valutato negativamente un film che suscita un certo discorso? Il fatto è che la cultura dell’oltraggio è un lusso e lo è già da un po’. E l’aspetto rilevante dei discorsi nati intorno al film è il modo in cui, in maniera alquanto facile, l’estrema sinistra riesca a suonare così simile all’estrema destra quando si tratta di seguire la propria agenda. Mi ha davvero aperto gli occhi.

In un’altra intervista, questa volta a CB.com, il filmmaker mette in parallelo il lungometraggio con “Stairway to Heaven” leggendario brano dei Led Zeppelin, quarta traccia dell’album Led Zeppelin IV, datato 1971:

Mi piace descriverlo come una grandiosa canzone rock, tipo “Stairway to Heaven” e similari. C’è questa costruzione lenta, il film brucia a fuoco lento mentre costruisce qualcosa. Un iter simile alle canzoni rock di qualche anno fa, nello specifico quelle dell’era in cui ho ambientato il lungometraggio. Per cui sì, l’incedere della narrazione è del tutto intenzionale. È destabilizzante in maniera intenzionale e il suo ritmo e voluto ma sa cosa ti dico? Il ritmo è sempre importante in un film e sempre intenzionale.

Tornando alla questione dei parenti e amici delle vittime di Aurora di cui vi abbiamo parlato ieri, TMZ ha interpellato Mike Senecal, padre di Katherine Senecal, una delle sopravvissute alla strage, suicidatasi però lo scorso anno. L’uomo ha detto che anche sua figlia sarebbe stata contraria alla correlazione fra “rappresentazione della violenza” e “violenza reale”.

Ha spiegato che Katie sarebbe stata in grado di separare il film dalla vita reale e chi non riesce a farlo è parte del problema, non della soluzione perché le persone violente esistono a prescindere dall’uscita di Joker e chi ha dei problemi col film non dovrebbe vederlo. Ha poi specificato che andrà a vedere il film e che, probabilmente, anche Katie lo avrebbe fatto aggiungendo “purtroppo mia figlia stava combattendo con dei problemi mentali già da prima della sparatoria e ha sempre sostenuto che la più grave epidemia del paese sia l’assenza di un adeguato sistema di assistenza psichiatrica, non i film”.

Nel mentre, Regal Cinema, una delle maggiori catene di multisala americane, ha diffuso un comunicato in cui spiega che Joker verrà regolarmente programmato.

Alla Regal non crediamo che un determinato contenuto o l’esistenza di un qualche film sia la causa, o il segnale, di violenza. Tuttavia, anche se non siamo soliti commentare i protocolli di sicurezza implementati nelle nostre strutture, la sicurezza dei clienti e dei nostri dipendenti è la nostra principale preoccupazione. In collaborazione con la NATO [ovviamente si tratta della National Association of Theatre Owners e non del Patto Atlantico, ndr.], siamo costantemente in contatto per tutto l’anno con le forze dell’ordine per cui abbiamo tutte le informazioni necessarie a effettuare qualsiasi valutazione in materia di sicurezza e richiedere l’eventuale assistenza ritenuta necessaria in una data circostanza.

Joker sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures e uscirà nelle sale italiane il 3 ottobre 2019.

Il film ruoterà intorno all’iconico cattivo e sarà una storia originale, mai apparsa sul grande schermo. L’esplorazione di Phillips su Arthur Fleck (Phoenix), un uomo ignorato dalla società, non sarà soltanto uno studio crudo del personaggio ma una storia più ampia che si prefigge di lasciare un insegnamento, un monito.

Gli altri interpreti del film sono Zazie Beetz (“Deadpool 2”), Bill Camp (“Red Sparrow”, “Molly’s Game”), Frances Conroy (le serie TV “American Horror Story”, “Castle Rock” di Hulu), Brett Cullen (“42 – La vera storia di una leggenda americana”, “Narcos” di Netflix), Glenn Fleshler (le serie TV “Billions”, “Barry”), Douglas Hodge (“Red Sparrow”, “Penny Dreadful” in TV), Marc Maron (le serie TV “Maron”, “GLOW”), Josh Pais (l’imminente “Motherless Brooklyn”, “Insospettabili sospetti”), e Shea Whigham (l’imminente “First Man – Il primo uomo”, “Kong: Skull Island”).

Phillips (la trilogia “Una notte da leoni”) dirige il film da una sceneggiatura scritta insieme a Scott Silver (“The Fighter”), basata sui personaggi della DC. Il film è prodotto da Phillips e Bradley Cooper con la loro Joint Effort, ed Emma Tillinger Koskoff. I produttori esecutivi sono Richard Baratta, Joseph Garner e Bruce Berman.

Dietro le quinte, Phillips è affiancato dal direttore della fotografia Lawrence Sher (l’imminente “Godzilla II: King of the Monsters”, “Una notte da leoni” la trilogia), lo scenografo Mark Friedberg (“Selma – La strada per la libertà”, “The Amazing Spider-Man 2 – Il potere di Electro”), il montatore Jeff Groth (“Trafficanti”, “Una notte da leoni 3”) e il costumista premio Oscar Mark Bridges (“Il filo nascosto”, “The Artist”).

Warner Bros. Pictures presenta in associazione con Village Roadshow Pictures e BRON Creative, una produzione Joint Effort, “Joker”.

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