- TheFilmStage – “È quasi impossibile parlare di The Irishman senza citare Quei Bravi Ragazzi, i film sono in diretta conversazione l’uno con l’altro. […] Ma The Irishman omette completamente il fascino dello stile di vita, concentrandosi esclusivamente sulla cauta routine di Sheeran e le conversazioni codificate, punteggiate da violenza brutale. […] Non che questo significhi che The Irishman non è un film straordinariamente godibile che spesso decolla pur avendo una durata lunghissima.”
- TheWrap – “È un film pieno di personaggi, di eventi, di idee, di storia, il classico film che migliora rivedendolo. Ma anche dopo la prima visione, The Irishman colpisce duro, e ci ricorda che a 30 anni da Quei Bravi Ragazzi il regista Martin Scorsese ha ancora delle storie affascinanti sui gangster da raccontare, e un modo affascinante di farlo.”
- NY Post – “Scorsese è al suo meglio in questo film. The Irishman non annoia mai, ed esplora alcune tematiche inaspettatamente profonde per dei mafiosi. Assisteremo a De Niro diventare sempre più vivo mentre il suo personaggio striscia verso la fine: senza amici, malato e con solo un prete con cui parlare.”
- The Guardian – “C’è quasi una meta-maturità, come se Scorsese stesso stia riguardando la sua carriera, e così il film ci lascia con un inquietante sollecito a non glorificare gli uomini violenti e i rottami che si lasciano alle spalle.”
- Screen – “Il risultato del lifting in CGI non è completamente soddisfacente, i primissimi piani di De Niro quando ha una trentina d’anni non convincono interamente, c’è qualcosa di falso e privo di vita nei suoi occhi, quasi come se uscisse da Benvenuti a Marwen. […] Ma sono poche scene in un film di più di tre ore, e il resto compensa decisamente questo problema.”
- Variety -“The Irishman è un coinvolgente, lunghissimo colpo gelido – un’epica gangster magistrale con il ghiaccio nelle vene. È il film che tutti noi volevano vedere da Scorsese: una summa colossale, non solo un dramma ma una visione del sottomondo criminale ricca di eco dai film precedenti del regista, ma che ci trasporta anche in qualcosa di unico e nuovo.”
- NY Times – “Guardare questo film, in particolare nel suo lungo, splendido movimento finale, è come assistere alla chiusura di un cerchio. Non è l’ultimo film che farà Scorsese, né l’ultimo film sulla Mafia, ma pone comunque una sorta di chiusura. Non una conclusione semplice, visto che riflette su un’eredità di violenza e spreco, di uomini troppo duri e crudeli per essere compianti. Un monumento è una cosa complicata – questo è grande e solido, ma anche sorprendentemente delicato.”
- The Playlist – “The Irishman è uno straordinario successo per Scorsese – non solo incorpora i migliori aspetti dei suoi precedenti drammi criminali e la loro energia, ma aggiunge anche contesto a quei film, oltre a combattere con la loro eredità. Per certi versi, riempie i buchi tra Quei Bravi Ragazzi e Casino.”
- Collider – “Come potevamo aspettarci, Scorsese, De Niro, Pacino e Pesci sono il team perfetto per raccontare queste storie. […] Scommetto che sentiremo parlare molto anche di Pacino e Pesci durante la stagione dei premi.”
- Slashfilm – “Se Quei Bravi Ragazzi è un film su un uomo giovane, che mostra una vita frenetica, The Irishman è il film su un uomo che rallenta e si confronta sull’inevitabile fine. Non è Quei Bravi Ragazzi, non è Casino. È uno Scorsese riflessivo, che confeziona un capolavoro nel quale riflette su tutto ciò che ha fatto. Il risultato è mozzafiato, uno dei suoi migliori film.”
- Hollywood Reporter – “Netflix ha il merito di aver fornito a uno dei più grandi registi di sempre le risorse per rivisitare le tematiche di alcuni dei suoi più grandi film. Ma l’impressione rimane: il materiale sarebbe stato servito meglio togliendo un’oretta di durata per farne un lungometraggio standard, oppure arricchendolo maggiormente di dettagli per realizzarne una serie.”
La sinossi ufficiale:
Robert De Niro, Al Pacino e Joe Pesci sono i protagonisti di THE IRISHMAN di Martin Scorsese, un’epica saga sulla criminalità organizzata nell’America del dopoguerra, raccontata attraverso gli occhi del veterano della Seconda Guerra Mondiale, Frank Sheeran – imbroglione e sicario – che ha lavorato al fianco di alcune delle figure più importanti del 20° secolo. Il film racconta, nel corso dei decenni, uno dei più grandi misteri irrisolti della storia americana, la scomparsa del leggendario sindacalista Jimmy Hoffa, e ci accompagna in uno straordinario viaggio attraverso i segreti del crimine organizzato: i suoi meccanismi interni, le rivalità e le connessioni con la politica tradizionale.
Nel cast Al Pacino, Robert De Niro e Joe Pesci, ma anche Ray Romano, Jack Huston, Bobby Cannavale, Stephen Graham, Harvey Keitel e Kathrine Narducci.
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