Taika Waititi sarà prossimamente nei cinema di tutto il mondo con Jojo Rabbit, pellicola da lui scritta, diretta e interpretata.

Nel lungometraggio il filmmaker, ebreo polinesiano come lui stesso ha ricordato tempo fa condividendo il leggendario meme di La Caduta, interpreta una versione immaginaria di Adolf Hitler. Più generalmente la storia ruota intorno a un bambino che, dopo essersi ferito agli allenamenti della gioventù hitleriana cui è iscritto, è costretto a letto e inizia a immaginare una sorta di versione impacciata e affascinante di Hitler in vece del suo scomparso padre. Nel contempo, scopre che sua madre (interpretata da Scarlett Johansson) nasconde una ragazza ebrea nella loro casa. Si troverà a dover scegliere tra l’affetto per la madre e l’amore per la patria, finendo per chiedere consiglio proprio al suo Hitler immaginario.

Insomma, materiale non propriamente semplice da gestire.

Non è dunque un caso che Waititi, peraltro sempre abbastanza attivo sui suoi social in materia di ironia, abbia deciso di condividere un articolo che riportava le parole del regista di Joker Todd Phillips relative alle difficoltà del fare commedia oggi per colpa della “cultura della consapevolezza” in maniera abbastanza laconica, ma incisiva, come potete constatare qua sotto:

 

 

Ricordiamo che Phillips, nella cover story che Vanity Fair ha dedicato a Joker, ha avuto modo di spiegare perché abbia deciso di accantonare il genere che lo ha portato al successo.

Prova a cercare di essere divertente oggigiorno con tutta questa storia della “cultura della consapevolezza”. Hanno scritto articoli sul perché la commedia non funziona più… te lo dico io perché: perché tutti i tipi divertenti si ritrovano a pensare “Fanc**o questa roba, non voglio offenderti”. È complicato discutere con trenta milioni di persone su Twitter. È impossibile, non trovi? Per cui è più semplice dire “Me ne tiro fuori”. Io me ne sono tirato fuori e sai cosa? Tutte le mie commedie sono irriverenti, una qualità che condividono col genere stesso della commedia. Per cui ho pensato “Come posso realizzare qualcosa di irriverente mandando a cagare la commedia?”. Ed ecco la risposta: ho preso degli elementi di un universo fumettistico trasformandoli in questo film. È così che nasce Joker.

Jojo Rabbit, il nuovo film di Taika Waititi

Scritto da Waititi molto prima di aver lavorato a Thor, il film è tratto dal romanzo di Christine Leunens intitolato Caging Skies. In italiano il romanzo s’intitola “Il Cielo in Gabbia” e tornerà nelle librerie il 5 dicembre con SEM:

Siamo a Vienna, agli inizi della seconda guerra mondiale. Johannes è un ragazzo timido e introverso, sedotto dal fascino di Hitler, e che essendo stato sfigurato in volto da un’esplosione ha deciso di vivere recluso in casa dei suoi genitori. Ma i suoi, che non condividono la sua fede politica, a sua insaputa stanno dando rifugio a Elsa, un’ebrea giovane e graziosa. E quando Johannes la scopre, se ne innamora. Elsa non ricambia, ma grata di ogni contatto umano instaura con lui un rapporto di mutua dipendenza. Johannes si prende cura di lei, per anni, e quando i suoi genitori scompaiono, a ciascuno dei due ragazzi non rimane che l’altro. A quel punto Johannes decide di non dire a Elsa che la guerra è finita, sapendo che nulla la tratterrebbe.

Nel cast troviamo Roman Griffin Davis, Thomasin McKenzie, Taika Waititi, Rebel Wilson, Stephen Merchant, Alfie Allen, with Sam Rockwell e Scarlett Johansson.

L’uscita nei cinema americani è prevista per il 18 ottobre.

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