Nel corso di una recente intervista con CinemablendJoaquin Phoenix ha commentato un aspetto particolarmente frustante legato alle riprese di alcune scene di Joker.

L’attore ha ammesso di aver trovato irritante il programma di riprese perché ha dovuto girare le scene nei panni di Joker tra una sequenza nelle vesti di Arthur Fleck e l’altra; la cosa ha comportato qualche discussione con il regista Todd Philips:

Era la prima volta in sei settimane che interpretavo Joker. Ero molto arrabbiato perché avrei voluto aspettare fino alla fine, non volevo girarle a metà [delle riprese], ma per molte ragioni è stato necessario.

Joaquin Phoenix ha poi spiegato che in tutto sono stati necessari 4 giorni di riprese per le scene di Joker, poi è toccato al confronto tra Fleck e Thomas Wayne (Brett Cullen):

Dopo aver interpretato Joker, io e Todd abbiamo parlato di tutto ciò che avevamo girato e io ero molto dubbioso: “Credo che manchi qualcosa… abbiamo intrapreso una strada che mi sembra sbagliata sia per l’aspetto, per i capelli sbagliati, che per il modo in cui indosso i vestiti, in cui mi comporto. È tutto sbagliato”.

È stato un momento folle, ma alla fine sono stato davvero grato di aver girato le scene di Joker in quel punto, perché esplorare quel lato del personaggio mi ha aperto gli occhi sull’altro. Ci sono cose che non ti aspetti, specialmente con questo personaggio che vive in maniera diversa dagli altri, e non sta a te metterci mano. È stata una lavorazione pazzesca, non ho mai vissuto niente di simile.

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La sinossi ufficiale:

“Joker” del regista Todd Phillips è incentrato sulla figura dell’iconico villain, ed è uno standalone originale, diverso da qualsiasi altro film apparso sul grande schermo fino ad ora. L’esplorazione di Phillips su Arthur Fleck, interpretato in modo indimenticabile da Joaquin Phoenix, è quella di un uomo che lotta per trovare la sua strada in una società fratturata come Gotham. Durante il giorno lavora come pagliaccio, di notte si sforza di essere un comico di cabaret… ma scopre che lo zimbello sembra essere proprio lui. Intrappolato in un’esistenza ciclica sempre in bilico tra apatia e crudeltà, Arthur prenderà una decisione sbagliata che provocherà una reazione a catena di eventi, utili alla cruda analisi di questo personaggio.

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