Nei mesi, e anni, successivi all’uscita di Suicide Squad, Jared Leto ha avuto modo di toccare più volte l’argomento Joker. Lo ha fatto, ad esempio, nel 2017 ammettendo una certa confusione quando sembrava che i film sul Clown Principe del Crimine di Gotham fossero ancora due e nel maggio di quest’anno quando ha ammesso che, con il giusto script e le circostanze adeguate, sarebbe ben lieto di vestire nuovamente i panni dell’icona della DC Comics. Il poliedrico artista non ha mai nascosto un certo fastidio per la mutilazione della sua performance in Suicide Squad avvenuta in fase di montaggio della pellicola.

In un lungo articolo dell’Hollywood Reporter dedicato al ruolo avuto da Martin Scorsese nelle fasi iniziali della genesi di Joker, c’è un inciso in cui viene ribadita un’informazione che avevamo già capito da tempo, al netto delle dichiarazioni di circostanza che vengono date in pasto alla stampa in situazioni come questa. A quanto pare, la decisione di Kevin Tsujihara (ex boss della Warner) e Toby Emmerich di approvare la produzione della pellicola di Todd Phillips, lasciò l’attore “alienato e sconvolto”. Il recente e straripante successo del film, la vittoria del Leone d’Oro e le probabili nomination (che arriveranno a tempo debito), sembrano poi aprire uno spiraglio di “serialità” a una pellicola nata secondo determinati presupposti produttivi, il “basso budget” in primis, che hanno garantito l’impiego di un determinato registro ben più “crudo” del PG-13, uno spiraglio di cui sarà davvero interessante osservare gli sviluppi effettivi.

Quando a Jared Leto, dopo che nel primo trailer di Birds of Prey (And the Fantabulous Emancipation of one Harley Quinn) viene detto in maniera esplicita e diretta che la storia fra Harley e Mr J è finita e la partecipazione dell’attore a Morbius, la prospettiva di rivederlo nei panni di Joker appare davvero flebile.

Joker, una selezione dei nostri approfondimenti:

La sinossi ufficiale:

“Joker” del regista Todd Phillips è incentrato sulla figura dell’iconico cattivo, ed è uno standalone originale, diverso da qualsiasi altro film apparso sul grande schermo fino ad ora. L’esplorazione di Phillips su Arthur Fleck, interpretato in modo indimenticabile da Joaquin Phoenix, è quella di un uomo che lotta per trovare la sua strada in una società fratturata come Gotham. Durante il giorno lavora come pagliaccio, di notte si sforza di essere un comico di cabaret… ma scopre che lo zimbello sembra essere proprio lui. Intrappolato in un’esistenza ciclica sempre in bilico tra apatia e crudeltà, Arthur prenderà una decisione sbagliata che provocherà una reazione a catena di eventi, utili alla cruda analisi di questo personaggio.

 

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